“I giornali di questi giorni sono ricchi di articoli inerenti ai danni dovuti al maltempo. Viviamo in un periodo storico ove sempre più spesso si registrano fenomeni estremi e violenti dovuti al cambiamento climatico. Ogni giorno assistiamo in tutto il mondo al verificarsi di eventi tanto straordinari quanto drammatici”.
Sulle complesse operazioni di prevenzione dei fenomeni climatici avvenuti negli ultimi anni anche in Alto Adige, l’assessore provinciale all’edilizia pubblica Massimo Bessone si esprime in accordo con quanto già affermato dall’assessore provinciale alla Protezione civile Arnold Schuler (Gli studi confermano: sono le inondazioni il pericolo maggiore per l’Alto Adige): il rischio zero non esiste più.
“Anche la Provincia di Bolzano ne è in parte colpita – sottolinea Bessone – . Forte escursione termica, tra estate e inverno, neve, freddo, montagne alte e ripide, fiumi che si snodano su tutto il territorio, ghiacciai, forti venti e precipitazioni, a causa della sua morfologia l’Alto Adige è una zona molto affascinante, ma di difficile gestione e sotto continuo rischio geologico.
Difficile è il lavoro di prevenzione e contenimento dei fenomeni. Il rischio zero non esiste ed è possibile, dunque, che talvolta anche in Alto Adige, il maltempo provochi danni e disagi evidenti a tutti.
Quello che non balza agli occhi dei cittadini sono i tanti eventi che non si verificano grazie al lavoro di studio, prevenzione, messa in sicurezza, adeguamento e revisione di leggi, norme e prove tecniche, collaudi, convegni e confronti tra esperti, realizzazione di valli paramassi e reti di contenimento e tanto, tanto altro da parte dei funzionari e tecnici del nostro Ufficio provinciale Geologia e Prove Materiali. Tutto quello che non succede sembra normale e scontato, ma normale e scontato non è, è il frutto dell’ottimo lavoro dei funzionari del mio assessorato”, conclude.