BOLZANO – Nessuna discussione, nessun confronto: la maggioranza ha respinto in Consiglio comunale la richiesta di dibattito urgente sull’incontro tra il sindaco Claudio Corrarati e il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, previsto per domani, venerdì 20 giugno. Un’occasione – secondo l’opposizione – per fare chiarezza sulla reale situazione della sicurezza a Bolzano, tema centrale nella recente campagna elettorale del centrodestra.
La richiesta era stata avanzata in base all’articolo 53 del regolamento consiliare e nasceva da un elemento nuovo: le dichiarazioni del neo Procuratore Generale Axel Bisignano, che in un’intervista ha affermato che i reati a Bolzano non sono in aumento. Una valutazione che contrasta apertamente con la narrazione allarmistica portata avanti negli ultimi anni, anche grazie alla visibilità mediatica dell’ex questore Sartori.
Nel mirino dei consiglieri Luca Di Biasio (Sinistra/Die Linke) e Stefano Fattor (PD) i dati ufficiali della Questura, che mostrano un’esplosione delle misure di prevenzione: +306% di fogli di via e +950% di avvisi orali durante il mandato di Sartori. “Numeri che hanno contribuito a dipingere Bolzano come una città fuori controllo, nonostante nel 2023 fosse in linea con la media nazionale”, osservano i due consiglieri.
Proprio quei dati, secondo l’opposizione, avrebbero meritato un’analisi pubblica in aula, anche alla luce del fatto che i tanto proclamati fogli di via si sono tradotti in pochissimi allontanamenti concreti. Alcuni avvocati locali avevano già sollevato dubbi sulla reale efficacia e legalità di tali misure.
Ora che la nuova giunta è insediata e che il nuovo questore ha preso servizio, sembra che l’emergenza si sia improvvisamente spenta: nessun nuovo bollettino, nessun clamore. “Missione compiuta?”, si chiedono i consiglieri di opposizione.
“Dispiace constatare che su un tema tanto sentito dai cittadini, la maggioranza preferisca il silenzio al confronto democratico”, concludono, sottolineando come proprio la sicurezza fosse uno dei pilastri programmatici su cui il centrodestra aveva chiesto fiducia agli elettori.
