BOLZANO – Si accende il confronto politico a Bolzano, e questa volta il terreno è quello virtuale. Un post pubblicato su Facebook da Stefano Fattor, esponente del Partito Democratico, ha scatenato un vivace dibattito sul ruolo della SVP nelle prossime elezioni comunali e sulle sue presunte preferenze verso una coalizione con il centrodestra.
Fattor scrive in un post pubblico:
“Ricapitoliamo; l’Obmann SVP Steger va all’iniziativa elettorale di Forza Italia pro Corrarati con il pretesto dell’‘affettuoso saluto alla ministra’. L’associazione degli artigiani LVH, col suo vicepresidente e candidato SVP Mussak, organizza in sede il confronto tra candidati sindaci invitando solo Konder (SVP) e Corrarati (centrodestra). Ieri sera iniziativa formalmente del Bürgerkomitee di Atzmair, ma SVP nei fatti, per discutere dei progetti di Gries; invitati l’assessore provinciale Bianchi, Corrarati e Konder. E basta. Indovina indovinello: chi ha scelto la SVP per continuare a tutelare i propri gruppi di interesse, il cuneo verde e i commercianti del centro?”
Fattor invita poi a sostenere la candidatura di Juri Andriollo e la coalizione di centrosinistra, definendo il voto al PD “una scelta per chi non vuole che la storia sia già scritta”.
Nel post si è subito acceso un vivace dibattito. C’è chi, come Maria Cassy, attacca duramente la SVP definendola “servo sciocco”. A lei si unisce Angelo D’Errico con un commento sarcastico: “Che partito di serve”.
Il tono più analitico arriva da Luca Fazzi, che evidenzia come da oltre un mese circolino rumors su un orientamento SVP verso il centrodestra:
“Il veto ideologico verso le destre italiche è caduto. La vicinanza politica della SVP è chiaramente con il centrodestra. La cosa positiva? Forse nascerà finalmente una grande coalizione di centrosinistra con Corrarati e Team K.”
Roberto Zanin, ex candidato sindaco, entra nella discussione confermando la complessità dei rapporti con SVP:
“Ricordo ancora i 12 punti che l’SVP mi ha sottoposto prima del ballottaggio. E chi li ha controfirmati? Chi aveva governato con Juri per cinque anni.”
La replica ironica di Michele Accettulli non si fa attendere:
“Un pizz… elettorale. Complimenti.”
Infine, Max Carbone lancia una critica più ampia, sostenendo che la SVP non sia più un partito, ma “una centrale di interessi vari”, mentre Carlo Bassetti suggerisce che solo una discontinuità più netta e ambiziosa avrebbe potuto rafforzare la credibilità del centrosinistra.
Fattor chiude il confronto ribadendo:
“La politica si può fare anche con tonalità sfumate. L’importante è il risultato.”
Un post, dunque, che è diventato subito arena di riflessione, confronto e polemica. Un segnale evidente di quanto la partita per le comunali di Bolzano sia tutt’altro che scontata, e di quanto il ruolo della SVP resti centrale — e discusso — nel futuro politico della città.
