Home Politica Nomine CDA SEAB: rappresentanza femminile ridotta al minimo, il Team K chiede spiegazioni alla Giunta

Nomine CDA SEAB: rappresentanza femminile ridotta al minimo, il Team K chiede spiegazioni alla Giunta

by Massimiliano Maglione

BOLZANO – La recente nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione della SEAB, società in-house del Comune di Bolzano, ha sollevato forti perplessità in seno al consiglio comunale. Su cinque membri designati, quattro sono uomini: una composizione che, secondo il gruppo consiliare del Team K Bolzano, viola apertamente il principio di equilibrio di genere previsto dalle normative comunali e regionali.

Il Team K ha infatti depositato una domanda di attualità in merito alla delibera n. 350 del 30 giugno 2025, chiedendo alla Giunta comunale chiarimenti precisi sia sul piano giuridico che politico. La normativa in vigore stabilisce che in organi collegiali, come il CDA della SEAB, non più di due terzi dei componenti possano appartenere allo stesso genere, salvo la presenza di “eccezionali motivi” che giustifichino una deroga. Tuttavia, fanno notare i consiglieri del Team K, nella delibera approvata non vi è traccia di alcuna motivazione esplicita che giustifichi tale squilibrio.

“Parità di genere non significa solo equità, ma qualità democratica delle istituzioni,” dichiara Matthias Cologna, primo firmatario della richiesta. “Non possiamo accettare che si tratti la piena rappresentanza femminile come un optional. È una questione di rispetto delle norme, ma anche di visione: un CDA equilibrato è più forte, più rappresentativo e più vicino alla società reale.”

Il Team K chiede dunque alla Giunta di spiegare pubblicamente quale sia l’interpretazione politica del principio di rappresentanza paritaria e di rendere note le competenze specifiche che i membri designati portano in dote alla SEAB, azienda strategica per la città.

Oltre a Cologna, la domanda di attualità è stata sottoscritta anche dai consiglieri Giuliana Dragogna e Thomas Brancaglion, che ribadiscono la necessità di garantire trasparenza, competenza e coerenza nelle nomine pubbliche: “Non si tratta solo di numeri – sottolineano – ma del segnale politico e culturale che la città di Bolzano intende dare.”

La palla passa ora alla Giunta, chiamata a chiarire se questa scelta sia frutto di una valutazione straordinaria o di una preoccupante disattenzione rispetto a un principio cardine della democrazia rappresentativa.

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