Il Centro per il Rimpatrio in Alto Adige si farà. Tuttavia, come ha sottolineato il presidente della Provincia Kompatscher dopo il confronto diretto con il ministro Piantedosi, esso non prevede trasferimenti di migranti da altre regioni e servirà unicamente per esigenze locali.
Come riporta l’Ansa “il Centro avrà una capienza di circa 50 posti e sarà individuato, finanziato e gestito direttamente da Roma. Prossimamente il ministro degli interni è atteso a Bolzano per una conferenza sull’ordine pubblico“.
Ma l’iniziativa del governo per dei Cpr regionali sta già sollevando diverse reazioni tra i governatori. L’esecutivo Meloni prevede infatti a breve di emettere un mandato al Ministero della Difesa di realizzare nel più breve tempo possibile in tutta Italia le strutture per trattenere gli immigrati illegali “in località a bassissima densità abitativa e facilmente perimetrabili e sorvegliabili. Non si creerà ulteriore disagio e insicurezza nelle città“.
Non è evidentemente della stessa opinione di Kompatcher né della premier il presidente della regione Toscana Eugenio Giani, che ha assicurato che non darà nessun benestare alla costruzione di un Cpr in loco, come ha ribadito alle maggiori testate nazionali e locali:
“Non darò l’ok a nessun Cpr in Toscana. Si stanno prendendo in giro gli italiani. Cosa c’entra il Cpr come risposta ai flussi emergenziali?“. «Siamo ferocemente contrari al Cpr, faremo di tutto per non farglielo fare, senza intesa per il Governo sarà più difficile realizzarlo», ha ribadito anche l’assessora alla protezione civile Monia Monni.
