Bolzano – Marito, padre, imprenditore. Giuseppe Martucci si presenta alle prossime elezioni comunali con la bandiera di Fratelli d’Italia e un’idea chiara: “Bolzano ha bisogno di pragmatismo, di ascolto vero e di un’amministrazione che non resti chiusa nei palazzi ma viva tra la gente”.
Originario del Salento, Martucci è innamorato di Bolzano, la città che ha scelto come casa e che ora vuole servire da consigliere comunale. Il suo percorso è segnato da un doppio binario: da una parte il successo imprenditoriale con il brand di moda B17, noto a livello nazionale e regolarmente presente anche nei circuiti milanesi — persino all’Hollywood — dall’altra un impegno sociale autentico e spesso silenzioso. Durante l’emergenza Covid si è attivato in prima persona per aiutare alcuni senzatetto, e ha promosso progetti benefici in Liberia e Ucraina, oltre a sostenere associazioni e iniziative locali.
“Non esiste la cabala: il 17 per me è sempre stato un numero fortunato — racconta sorridendo — e ho deciso di renderlo un simbolo positivo per il mio lavoro e, spero, per la mia città”.
Il suo programma è chiaro e articolato, centrato su alcuni capisaldi:
• Sicurezza e controllo del territorio: Martucci propone il potenziamento dei controlli notturni e l’installazione di nuove telecamere di sorveglianza, anche nei quartieri meno centrali.
• Cura dei quartieri: con l’idea di portare musica, eventi e partecipazione anche fuori dal centro storico, in una logica di inclusione e vivibilità urbana.
• Gestione dei rifiuti: tra le sue proposte c’è la creazione di un nuovo centro di riciclaggio a Bolzano Nord per migliorare la raccolta e ridurre l’abbandono di rifiuti.
• Valorizzazione del territorio: con proposte originali come un brand ufficiale della città, capace di raccontare e promuovere l’identità bolzanina con orgoglio.
Con alle spalle esperienze concrete e lontano dai salotti della politica tradizionale, Martucci si candida a essere una voce nuova, diretta, fatta di visione ma anche di azioni quotidiane. “Non porto promesse generiche — spiega — ma la voglia di contribuire davvero. La mia forza è il lavoro, la mia bussola sono le persone”.
