BOLZANO – “La bandiera italiana non è in discussione e nessuno nella maggioranza provinciale ha mai messo in dubbio l’unità nazionale, nemmeno attraverso atti simbolici”. A ribadirlo con fermezza è Marco Galateo, presidente provinciale di Fratelli d’Italia, che interviene per fare chiarezza sulla polemica nata attorno alla mozione presentata in Consiglio provinciale dal movimento Südtiroler Freiheit.
Secondo Galateo, si tratterebbe di una mozione “provocatoria” e “strumentale”, che tuttavia nella sua versione modificata, condivisa con la maggioranza, non va a incidere in alcun modo sull’esposizione della bandiera italiana sugli edifici istituzionali. “Il Tricolore non è a rischio – spiega Galateo – come invece i provocatori della STF vogliono far credere. Il testo approvato si limita a ribadire che, nei giorni non normati, la competenza sull’esposizione delle bandiere è dello Stato”.
Un messaggio chiaro e deciso, quello di Fratelli d’Italia, che mette in guardia da qualsiasi tentativo di manipolazione: “Se mai dovesse essere negata l’esposizione del simbolo della nostra nazione, Fratelli d’Italia abbandonerebbe immediatamente la maggioranza. Non lo permetteremmo mai”.
Galateo sottolinea come, nella lettura del suo partito, l’autonomia altoatesina debba sempre muoversi all’interno del quadro dell’unità nazionale, rappresentata anche simbolicamente dal Tricolore, dal Presidente della Repubblica e – nel caso specifico dell’Alto Adige – dalla bandiera della Provincia, approvata con decreto del Quirinale.
Infine, il presidente provinciale di FdI sottolinea un passaggio importante: “La bocciatura delle premesse deliranti della mozione della STF da parte della maggioranza dimostra la totale non condivisione di quel tipo di indirizzo. Nessun italiano leale con lo Stato, a prescindere dalla madrelingua, potrebbe essere d’accordo con quelle posizioni”.
Un messaggio netto, quindi, per chi cerca di alimentare polemiche: il Tricolore resta dov’è.
