Il Carroccio perde l’unico rappresentante in giunta provinciale, mentre a Laives si apre una frattura nel partito azzurro. Il consigliere Bruno Borin pronto a lasciare FI
Un nuovo terremoto scuote la politica altoatesina: Christian Bianchi, attuale assessore provinciale ed ex capolista della Lega alle elezioni del 2023, ha deciso di abbandonare il Carroccio per approdare alla guida di Forza Italia in Alto Adige. Questa mossa non solo priva la Lega della sua rappresentanza diretta in Consiglio provinciale, ma rimescola anche le carte nei rapporti di forza locali, in particolare a Laives, dove lo stesso Bianchi ha un lungo passato politico da sindaco.
Le tensioni a Laives: Bruno Borin verso il gruppo misto
Se Forza Italia a livello provinciale guadagna un assessore grazie all’ingresso di Bianchi, lo stesso non si può dire per il comune di Laives, dove il partito potrebbe subire una significativa perdita. Bruno Borin, attuale consigliere comunale di FI e membro della maggioranza, sembra infatti pronto a rimettere la tessera del partito azzurro per passare al gruppo misto o comunque posizionarsi come indipendente.
Una decisione che, secondo alcune indiscrezioni, sarebbe direttamente legata all’arrivo di Christian Bianchi alla guida del partito in Alto Adige. Il timore, per Borin e per alcuni esponenti vicini a lui, è che Forza Italia possa diventare una mera emanazione della lista civica Uniti per Laives, fondata anni fa proprio da Bianchi. Infatti, un altro movimento che pare ormai deciso – sebbene nessuno lo confermi ufficialmente – è il passaggio in blocco degli esponenti di Uniti per Laives sotto il simbolo di Forza Italia. Questo, se da un lato porterebbe nuovi iscritti al partito azzurro, dall’altro rischierebbe di allontanare molti sostenitori storici legati a Borin.
A livello amministrativo e di maggioranza non ha alcun impatto visto che il consigliere Borin continuerà a far fede agli impegni presi sostenendo la maggioranza.
La Lega incassa il colpo e non commenta
Dal fronte leghista, il segretario provinciale Paolo Zenolini mantiene il riserbo sulla decisione di Bianchi. Tuttavia, fonti interne rivelano che il partito ha provato a contattarlo nelle ultime ore, senza ottenere risposta.
Zenolini si limita a dichiarare: “Dovrò comunque confrontarmi con lui per discutere delle prossime comunali a Bolzano. Vedremo cosa succederà, ma certamente ora dobbiamo impegnarci verso gli elettori, che da questa vicenda potrebbero essersi scoraggiati ad andare a votare”.
Anche l’ex vicepresidente della giunta provinciale, Giuliano Vettorato, interpellato sulla vicenda, ha scelto di non sbilanciarsi, rispondendo con un secco: “Io sono sereno, le dichiarazioni le fa l’organo preposto della Lega”.
Un accordo costruito nel tempo
La trattativa tra Bianchi e Forza Italia non è nata all’improvviso. Il dialogo sarebbe iniziato diverse settimane fa, con contatti costanti tra l’assessore provinciale e il senatore Maurizio Gasparri che ha giocato un ruolo chiave nell’operazione.
L’accordo è stato il frutto di un lungo lavoro di mediazione tra Bianchi e alcuni storici esponenti di Forza Italia, che lo hanno sostenuto nel percorso di ingresso nel partito. Da una parte, vi è stata una pressione interna per rinnovare la leadership del partito in Alto Adige; dall’altra, la necessità di trovare una nuova collocazione politica per Bianchi, il quale – pur essendo stato eletto con la Lega – ha sempre mantenuto una certa autonomia politica attraverso la sua lista civica.
Quali scenari futuri?
L’ingresso di Bianchi in Forza Italia ridisegna gli equilibri nel centrodestra altoatesino. La Lega, già in difficoltà sul territorio, esce indebolita e senza rappresentanza in giunta provinciale. Forza Italia, invece, guadagna un assessore, ma rischia di perdere una presenza significativa a livello locale, soprattutto a Laives.
Ora la vera incognita riguarda gli elettori: premieranno questa ennesima giravolta politica o si sentiranno traditi da un sistema in cui gli equilibri sembrano dettati più da opportunità personali che da coerenza ideologica?