Bolzano – La Provincia Autonoma di Bolzano ha deciso di aprire un confronto attivo con genitori, studenti e insegnanti in merito alla “settimana Sharm”, una tradizione scolastica ormai consolidata in Alto Adige. La settimana, che prevede una sospensione delle lezioni a cavallo tra ottobre e novembre, è stata al centro di dibattiti negli ultimi anni, con posizioni divergenti tra coloro che vorrebbero mantenerla e chi, invece, vorrebbe modificarla o abolirla.
L’assessore Marco Galateo ha dichiarato che nei prossimi giorni verrà avviato un sondaggio rivolto a tutte le famiglie e agli studenti, con l’obiettivo di raccogliere opinioni e suggerimenti sulla struttura del calendario scolastico. “L’idea è quella di comprendere meglio le esigenze di chi vive la scuola quotidianamente, in modo da trovare un equilibrio tra continuità educativa e i bisogni delle famiglie,” ha spiegato Galateo.
Una tradizione che divide
Se da un lato la settimana Sharm è apprezzata da molte famiglie come occasione per una pausa rigenerativa nel primo trimestre scolastico, dall’altro alcuni insegnanti e dirigenti scolastici sottolineano che una pausa così lunga a inizio anno può interrompere il flusso didattico, complicando il programma scolastico.
La Consulta dei genitori, insieme ai rappresentanti degli insegnanti e degli studenti, parteciperà attivamente alla raccolta dei feedback. “Vogliamo che la scuola sia costruita intorno agli studenti, ma anche in armonia con le esigenze delle famiglie e del personale scolastico,” ha aggiunto Galateo.
Un futuro incerto per la settimana Sharm
Il sondaggio rappresenterà un punto di svolta per il futuro della settimana Sharm. In base ai risultati raccolti, la Provincia deciderà se mantenere la pausa o modificarla. “Tutto dipenderà da cosa emergerà dal confronto – ha concluso Galateo – siamo pronti ad ascoltare le esigenze di tutti e a prendere decisioni condivise e consapevoli.”
Per ora, dunque, la settimana Sharm resta confermata, ma la sua continuità sarà oggetto di attenta valutazione nei prossimi mesi.
