“Mentre a Bolzano si levano giustamente voci di indignazione per il post irresponsabile pubblicato da un consigliere comunale, noi non ci lasciamo distrarre troppo a lungo da un episodio che, pur da condannare con fermezza, resta isolato e non rappresentativo del centrodestra e della destra europei di oggi.
Al contrario, ciò che dovrebbe preoccupare davvero è il silenzio — o peggio, la complicità — con cui la sinistra radicale, in tutta Europa e anche a Bolzano, continua ad accostare le bandiere arcobaleno a quelle palestinesi, e in certi casi persino a quelle di Hamas o della Repubblica Islamica dell’Iran. Un cortocircuito ideologico gravissimo: da un lato si sbandiera la difesa dei diritti civili, dall’altro si sostengono regimi e movimenti che quegli stessi diritti li calpestano brutalmente, arrivando a impiccare le persone LGBT.
Tutto questo avviene in nome di un odio ideologico verso Israele, l’unica vera democrazia del Medio Oriente, dove si tiene regolarmente il Pride e dove i diritti fondamentali sono garantiti a tutti i cittadini, indipendentemente da religione, orientamento sessuale o appartenenza etnica.
Vorremmo che si parlasse di più di questo: dell’ipocrisia, del doppio standard, e del nuovo antisemitismo che si sta diffondendo sotto la maschera dell’attivismo. Perché un post infelice non cambierà la vita di milioni di persone. Ma il clima di odio che si sta alimentando, sì.”
Cosi in una nota Alessandro Bertoldi, Presidente di Alleanza per Israele.
