Bolzano – La bocciatura del Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU) si allarga a macchia d’olio. Dopo il primo stop a Oltrisarco, anche i Consigli di Circoscrizione di Gries-San Quirino e Don Bosco hanno respinto il documento, segnando un duro colpo per la giunta comunale uscente e sollevando interrogativi sul futuro della coalizione di governo.
A determinare il voto contrario sono stati, da un lato, l’opposizione ferma della Civica per Bolzano e, dall’altro, le assenze strategiche tra i consiglieri della maggioranza. Un dato che evidenzia come, alla vigilia delle elezioni del 4 maggio, la stessa alleanza politica che ha amministrato fino ad oggi la città sia ormai in frantumi.
Un piano con troppe lacune
Il rifiuto del PGTU non è solo una questione politica, ma nasce da problemi concreti che il documento non affronta. Tra le criticità principali, la mancata correzione dell’errata assegnazione di oltre 4.000 bollini colorati, che ha concesso il diritto di parcheggio a persone non aventi titolo, creando disagio ai residenti.
Ulteriori contestazioni riguardano l’introduzione di un bollino ad abbonamento dal costo di 90 euro, necessario per parcheggiare negli stalli bianchi di altri quartieri. Una misura vista come una nuova tassa sulla mobilità. Inoltre, la proposta di limitare l’assegnazione a un massimo di due bollini per famiglia ignora le esigenze di chi vive in zone con poche alternative di sosta, costringendo molti cittadini a rivedere radicalmente la propria quotidianità senza soluzioni concrete.
Un segnale chiaro dalla città
“La bocciatura del piano è un messaggio inequivocabile: Bolzano non accetta provvedimenti che limitano la libertà di spostamento e penalizzano la comunità,” afferma la Civica per Bolzano – Corrarati Sindaco.
Di fronte a un progetto giudicato inadeguato e imposto a ridosso delle elezioni, la città ha scelto di dire no, chiedendo una mobilità realmente funzionale, equa e rispettosa delle esigenze di tutti.