Home Politica Barbara Avesani per il Team K: “Non numeri ma persone. Salute e comunità al primo posto”

Barbara Avesani per il Team K: “Non numeri ma persone. Salute e comunità al primo posto”

by Redazione BQ

Barbara Avesani, nata e cresciuta a Verona, bolzanina di adozione. Medico legale dell’Azienda Sanitaria, innamorata del proprio territorio, con la passione per il caffè. Candidata con il Team K alle elezioni provinciali in Alto Adige.

Al centro del suo impegno politico la persona e la comunità, con particolare attenzione alla Salute e alle problematiche legate ai temi sociali, culturali e dell’ambiente presenti sul territorio.

La prima domanda è la più ovvia, perché questa candidatura?

Sul piano personale, la risposta non è ovvia, anzi, la mia è stata una decisione maturata nel tempo. Sono una donna che ha raggiunto diversi obiettivi e traguardi personali, ma penso che nella vita questo non sia sufficiente. Facciamo parte di una comunità, di un contesto, di un mondo di cui dobbiamo occuparci, che è il futuro della nostra comunità e dei nostri figli.

Nella mia vita personale e professionale, ho visto e continuo a vedere tanti ambiti in cui piccoli aggiustamenti o uno sguardo più competente potrebbe davvero fare la differenza e costruire un reale cambiamento.

Perché la decisione di candidarti con questa squadra?

Perché è il “luogo” che ha da subito accolto la mia prospettiva di futuro, che vuole lavorare concretamente sui temi che possono generare cambiamento nella vita quotidiana delle persone e renderla migliore o anche solo più semplice.

Questa è una squadra in cui mi riconosco perché non ha padroni, non risponde a logiche di potere e non ha lobbies che la controllino, e questo consente il pensiero libero e di perseguire l’unico “interesse” sensato, quello delle persone, della comunità e del territorio.

Risulta essere una delle candidate di spicco del suo partito. Lei come si sente in questo ruolo?

Sono di sicuro un volto nuovo, ma non una sprovveduta delle dinamiche politiche. Ho le competenze utili a far crescere tutte le progettualità del nostro movimento politico, e posso serenamente affermare di non aver bisogno di una poltrona dove accomodarmi.

Per quanto mi riguarda, il mandato non deve superare i 5 anni: 60 mesi é un tempo sufficiente per raggiungere obiettivi ragionevoli prefissati in sede pre elettorale. Saranno comunque gli elettori a decidere sulla validità del nostro progetto e delle mie proposte!

E quali sono i temi su cui pensi di lavorare una volta eletta?

Sicuramente tutti i temi su cui da tempo propongo la mia visione: la sanità, la scuola, la qualità della vita, i temi legati all’ambiente e alla gestione del territorio. Ma anche una visione del mondo che cambia, evolve e in cui le nuove tecnologie devono rivestire un ruolo cruciale per avere più celerità nelle prestazioni della pubblica amministrazione in generale e della sanità in particolare.

La sanità è di sicuro l’ambito in cui sento di poter offrire una prospettiva diversa e di sviluppo; ho visto gli occhi di chi soffre e di chi ha paura di morire. Sulla salute non si può lucrare né speculare, è il bene più prezioso che abbiamo ed è nostro dovere perseguire con tutta la nostra determinazione ed ostinazione una sanità giusta, equa ed accessibile. Partendo da chi, come me, in questo sistema vive e lavora e può individuare le potenzialità di sviluppo più concrete ed efficaci.

Quali le tue competenze?

La mia vita professionale è stata dedicata da sempre alla medicina, al bene degli altri e allo stesso tempo, al bene comune. Sono da sempre al servizio del benessere e della qualità della vita delle persone, e trovo che questa competenza a sapere individuare risposte sia la migliore risorsa che posso mettere in campo in questo momento. Per me non è solo un’“avventura”, estemporanea, ma l’obiettivo e allo stesso tempo l’inizio di un percorso sempre più orientato al servizio degli altri.

Su quale elettorato punti?

Non punto su un elettore “ideale”, conto di arrivare alle persone, alle persone vere, ai loro bisogni, alla possibilità di affrontare insieme piccoli e grandi problemi, difficoltà e fragilità in una visione del mondo solidale ed equa, giusta e meritocratica.

Conto di trovare nell’urna il voto di chi si impegna ogni giorno nel e per il nostro meraviglioso territorio.

Conto di trovare il voto delle donne, delle professioniste e dei professionisti, il voto dei padri e delle madri, delle nonne e dei nonni, il voto dei nostri giovanissimi che si affacciano al mondo e guardano lontano e il voto dei nostri anziani che hanno bisogno di maggiori risorse di prossimità, culturali e sanitarie, di svago e di sostegno.

Perché dovrebbero votarti?

Perché in fondo mi conoscono anche se non ci siamo mai incontrati, sono la vicina, il medico, la madre, la professionista, la figlia di questo territorio e di questa comunità.

Sono certa di poter mettere a disposizione di Bolzano la competenza a comprendere l’altro, inteso come individuo e come collettività, il suo contesto e le sue dinamiche.

Sono certa che incontrandoci per le strade e nelle piazze sarà facile ritrovarsi sui temi che interessano la nostra comunità.

Sono certa che le mie posizioni e la mia visione del mondo sono condivise da tanti, e che insieme possiamo fare la differenza per Bolzano, finalmente.

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