Una proposta innovativa per portare cultura, turismo e identità sportiva anche fuori dal Centro storico. Il candidato sindaco Juri Andriollo, in occasione di un incontro con i vertici di Confesercenti, lancia l’idea di un Museo Diffuso dello Sport nei quartieri di Bolzano. Presenti al tavolo Elena Bonaldi, presidente dell’associazione di categoria, il direttore Mirco Benetello e il presidente del consorzio Rezia, Fabio Gambaroni.
“Esiste un evidente squilibrio tra Centro e quartieri – ha dichiarato Andriollo – e questa divisione va colmata con azioni concrete che riportino equilibrio nella proposta culturale e turistica”. Il progetto del museo diffuso, da tempo promosso da Confesercenti, riceve così un impulso tematico: lo sport diventa il filo conduttore di un percorso espositivo distribuito su più punti della città.
“Bolzano è una città profondamente sportiva, con una cultura che abbraccia tante discipline – prosegue il candidato del centrosinistra – ed è tempo di raccontare questa storia alla città intera e ai visitatori, creando una rete di punti d’interesse collegati, immersi nei quartieri”.
Il progetto si affianca a un altro importante obiettivo: la riqualificazione massiccia di alcune arterie cittadine, in particolare via Resia e via Palermo. “Ho percorso entrambe le strade più volte – sottolinea Andriollo – e sono convinto che servano interventi decisi sull’arredo urbano. Via Resia, in particolare, potrebbe rifiorire se collegata alla futura bretella stradale per il deflusso del traffico”.
L’intenzione del candidato è quella di arrivare al voto con idee già pronte da mettere in campo subito in caso di vittoria: “Non vogliamo perdere tempo. Vogliamo qualità e progetti già intelaiati per partire subito”.
Infine, spazio anche a temi sociali, con un riferimento alla proposta di rendere gratuiti gli asili nido: “Non è solo una misura per le famiglie, ma anche per le imprese. Troppe donne abbandonano il lavoro dopo la maternità. Intervenire su questo fronte significa restituire professionalità al mercato del lavoro e sostenere anche i consumi, grazie a una maggiore liquidità nelle tasche delle famiglie”.
