Home Cronaca Accoglienza senza dimora, Corrarati: «Bolzano ha fatto la sua parte, ora serve responsabilità condivisa»

Accoglienza senza dimora, Corrarati: «Bolzano ha fatto la sua parte, ora serve responsabilità condivisa»

by Massimiliano Maglione

Il Sindaco di Bolzano Claudio Corrarati e l’Assessora alle Politiche Sociali Patrizia Brillo sono intervenuti nuovamente sulla situazione delle strutture di accoglienza per persone senza fissa dimora, con particolare attenzione alla gestione dell’emergenza freddo e ai limiti del sistema attuale.

«Ogni anno si parla di emergenza freddo – ha dichiarato Corrarati – ma dobbiamo usare con attenzione il termine emergenza. Se si tratta di una condizione strutturale, non possiamo più affrontarla con strumenti temporanei. Bolzano non si è mai tirata indietro, ma oggi è necessario ripensare il modello di accoglienza per renderlo sostenibile e dignitoso».

Attualmente, secondo quanto illustrato dall’Assessora Brillo, a Bolzano dormono all’aperto circa 120 persone, mentre i posti previsti per l’accoglienza invernale – il cosiddetto “centro freddo” – sono solo 70.

«Il Comune – ha spiegato Brillo – sta lavorando da oltre un mese con la Provincia per affrontare la situazione. La soglia dei cinque mesi di residenza richiesta per accedere al centro freddo è un criterio necessario per dare priorità a chi già vive sul nostro territorio».

La Provincia avrebbe proposto ulteriori 20 posti da attivare a Bolzano, ma destinandoli a emergenze fredde, pur se inizialmente pensati per situazioni straordinarie da Protezione civile (come calamità o grandi esodi). Una trasformazione che, secondo l’amministrazione cittadina, snatura la funzione originaria e rischia di scaricare ulteriori oneri su Bolzano.

Un’accoglienza diventata permanente

Negli ultimi anni, sottolinea Brillo, i posti temporanei per l’accoglienza invernale sono diventati strutturali, con un impatto crescente per la città.

«Oggi ci sono circa 1.140 persone in accoglienza distribuite in varie strutture nel solo comune di Bolzano. È una cifra significativa, che parla da sola dell’impegno messo in campo. Ma è evidente che questo sforzo non è equamente condiviso da altri comuni dell’Alto Adige».

Cinque alberghi in città ospitano attualmente 69 nuclei familiari, con una spesa a carico dello Stato di oltre 3,2 milioni di euro l’anno.

«Non possiamo più sostenere un’accoglienza “alberghiera” – ha detto Brillo – che non offre reali opportunità di integrazione. Serve un modello diverso, fatto di accoglienza diffusa in appartamenti distribuiti su tutto il territorio provinciale».

La città ha raggiunto il limite

Il Sindaco Corrarati ha ribadito che Bolzano non si sottrae all’accoglienza, ma ha ormai raggiunto il limite sostenibile.

«Oltre questi numeri, non possiamo andare. Bisogna avere un sistema chiaro per gestire i sovrannumeri e prevedere trasferimenti verso altri territori. Serve rigore e coerenza già all’info point: non possiamo accogliere senza limiti».

Infine, un appello alla responsabilità collettiva:

«Senza un piano condiviso tra Provincia, Consorzio dei Comuni e Comitato per l’ordine pubblico, la situazione non è più gestibile. Bolzano ha fatto molto, ora tocca agli altri territori contribuire in modo solidale».

Articoli correlati

Logo Bolzano Quotidiano WH

R.G. 247/2023 Tribunale di Bolzano Reg. Stampa 1 – Editore Maglione Massimiliano

Copyright © 2023 BolzanoQuotidiano – All rights reserved – Powered by Emotion Media

Logo Bolzano Quotidiano WH

R.G. 247/2023 Tribunale di Bolzano Reg. Stampa 1 – Editore Maglione Massimiliano

Copyright © 2023 BolzanoQuotidiano – All rights reserved – Powered by Emotion Media