Mutui agevolati, affitti calmierati, edilizia sostenibile, lotta agli abusi e semplificazione delle procedure: la Giunta provinciale presenta un pacchetto di misure per creare e garantire alloggi a prezzi accessibili per i residenti. Il disegno di legge sarà approvato entro fine febbraio.
Bolzano – L’aumento dei costi nel settore immobiliare, dovuto a fattori come l’incremento dei tassi di interesse, la scarsità di terreni e il crescente numero di acquisti a scopo di investimento, ha reso l’abitare sempre più oneroso anche in Alto Adige. Per contrastare questa tendenza, la Giunta provinciale ha presentato la Riforma Abitare 2025, un disegno di legge che introduce nuove misure a sostegno della popolazione residente.
“Abbiamo raggiunto in breve tempo un compromesso praticabile tra le associazioni e i gruppi di interesse del settore, sia sociali che di mercato, affrontando tutte le questioni rilevanti e lanciando un pacchetto completo di misure”, ha dichiarato l’assessora all’Edilizia abitativa Ulli Mair durante la conferenza stampa a Palazzo Widmann.
La riforma si basa su tre pilastri fondamentali: aumentare la disponibilità di alloggi per i residenti, sostenere economicamente cittadini e operatori immobiliari no profit e semplificare le procedure per le agevolazioni edilizie.
Mutui agevolati e revisione del modello Risparmio Casa
Una delle principali novità riguarda l’introduzione di mutui a tasso agevolato, resi possibili grazie a un accordo tra le banche e la Provincia di Bolzano. L’ente pubblico contribuirà a coprire parte della differenza nei tassi di interesse, rendendo più accessibili i prestiti per l’acquisto della prima casa.
Anche il modello Risparmio Casa, che dal 2015 ha riscosso grande successo, sarà aggiornato con nuovi strumenti di supporto per giovani e famiglie. “Entro marzo verranno introdotti alcuni adattamenti per migliorare ulteriormente questa misura”, ha annunciato Mair.
Più alloggi a canone agevolato e diritto di prelazione per l’IPES
Un’altra innovazione riguarda il rafforzamento degli affitti calmierati. Nei comuni con carenza di abitazioni, l’Istituto per l’Edilizia Sociale (IPES) avrà un diritto di prelazione sugli immobili, con l’obiettivo di destinare il 30% degli alloggi a contratti di locazione a prezzi sostenibili per il ceto medio.
Inoltre, la riforma introduce un terzo pilastro nel mercato altoatesino degli affitti: l’edilizia di utilità sociale. Gli operatori no profit potranno costruire nuovi alloggi o ristrutturare quelli esistenti su terreni di loro proprietà o messi a disposizione dai Comuni, con un finanziamento della Provincia pari al 55% dei costi di costruzione, a condizione che gli alloggi siano affittati a prezzi accessibili per almeno 30 anni.
Sostegno all’edilizia sostenibile e nuove regole per le destinazioni urbanistiche
Per incentivare la sostenibilità, la riforma prevede un aumento del 20% dei contributi a fondo perduto per le opere di risanamento e ristrutturazione, e del 10% per la costruzione di edifici multipiano.
Inoltre, la nuova cubatura residenziale sarà destinata interamente ai residenti: le zone edificabili e quelle derivanti da cambi di destinazione urbanistica saranno vincolate al 100% alla popolazione locale.
Lotta agli abusi e più controlli sulle locazioni turistiche
Per contrastare l’uso improprio degli alloggi di utilità sociale, sono previsti controlli più severi e sanzioni fino a 30.000 euro per chi li destina a locazioni turistiche non autorizzate. Le ispezioni saranno intensificate nei comuni con maggiore carenza di abitazioni, anche grazie al coinvolgimento di fornitori di servizi esterni.
Inoltre, la riforma introduce nuove regole per limitare gli affitti brevi, ormai in forte crescita. L’attività dovrà essere svolta solo nel luogo di residenza o di domicilio legale del proprietario e riguarderà un solo edificio. Sarà inoltre necessario registrarsi presso la Camera di Commercio e possedere qualifiche professionali specifiche per poter affittare camere o appartamenti ammobiliati per le vacanze.
Nei Comuni con carenza di alloggi, non sarà più possibile costruire o ampliare alberghi diffusi.
Semplificazione delle procedure per le agevolazioni edilizie
Uno degli aspetti più innovativi della riforma riguarda la semplificazione delle procedure per ottenere le agevolazioni edilizie.
Attualmente, calcolare da soli l’importo delle agevolazioni è complesso, poiché richiede di considerare numerosi fattori. Con la Riforma Abitare 2025, la Legge provinciale sull’Edilizia abitativa agevolata del 1998 è stata rivista e semplificata, rendendo più immediato il calcolo dei contributi.
“Le agevolazioni edilizie per la costruzione, l’acquisto e la ristrutturazione di abitazioni rimarranno un pilastro fondamentale del programma di sostegni economici. Un nuovo metodo di calcolo e una serie di regole più snelle semplificheranno e velocizzeranno notevolmente la richiesta e l’elaborazione delle agevolazioni edilizie”, ha spiegato Mair.
Il calcolo dell’agevolazione sarà basato su categoria catastale, numero dei componenti della famiglia, reddito e maggiorazioni per specifici interventi edilizi, senza più criteri complessi come la superficie abitativa.
Anche i requisiti per gli alloggi riservati ai residenti saranno semplificati. Sarà sufficiente dimostrare cinque anni di residenza, un lavoro o un’attività di studio in Alto Adige, senza ulteriori restrizioni.
“La nuova legge definisce i principi cardine, mentre i dettagli saranno regolati dalle delibere della Giunta provinciale. Questo permetterà di rispondere in modo più rapido e flessibile alle situazioni di emergenza e all’eliminazione delle barriere architettoniche”, ha concluso l’assessora Mair.
Conclusione
“La Riforma Abitare 2025 introduce misure concrete per sostenere il diritto alla casa, con particolare attenzione ai giovani, alle famiglie e al ceto medio”, ha sottolineato il presidente della Provincia, Arno Kompatscher. “Vogliamo garantire un equilibrio tra proprietà e affitto, rendendo il mercato più accessibile per tutti i residenti”.
L’iter legislativo della riforma proseguirà nelle prossime settimane con la discussione in Consiglio provinciale, con l’obiettivo di approvare le nuove misure entro fine febbraio.
Tutti i dettagli sulla riforma sono disponibili online in una pagina informativa dedicata.