Approvata dalla Giunta la nuova normativa per promuovere l’economia circolare nel settore delle costruzioni
BOLZANO – I residui dei cantieri non sono automaticamente rifiuti: se adeguatamente trattati, possono diventare una preziosa risorsa. Lo ha ribadito la Giunta provinciale di Bolzano che, nella seduta del 22 aprile, ha approvato una nuova linea guida per regolamentare in maniera chiara e rigorosa il recupero e l’impiego dei materiali da costruzione riciclati.
La normativa aggiorna la precedente versione del 2016 e punta a stabilire criteri precisi su quando i rifiuti edili possono essere considerati “materiali” e non più “rifiuti” (il cosiddetto end of waste), oltre a indicare standard qualitativi e ambientali da rispettare.
«Con questa linea guida promuoviamo l’impiego di materiali riciclati di alta qualità, garantendo allo stesso tempo la tutela dell’ambiente e della salute pubblica», ha dichiarato l’assessore provinciale alla Protezione dell’ambiente, della natura e del clima, Peter Brunner, sottolineando come l’Alto Adige sia già all’avanguardia rispetto agli standard nazionali.
Cosa cambia con la nuova normativa?
Potranno essere riutilizzati solo materiali idonei, come calcestruzzo pulito e mattoni privi di sostanze nocive. L’impiego sarà consentito esclusivamente in ambiti specifici come la costruzione di strade, strade forestali e opere di protezione tecnica. Invece, per usi più delicati come il modellamento del terreno o il riempimento di aree agricole, il riutilizzo sarà vietato. Vengono introdotte inoltre distanze minime di sicurezza da corsi d’acqua, sorgenti e pozzi, per prevenire rischi ambientali.
Il documento stabilisce anche che l’uso di questi materiali sarà monitorato e dovrà sempre rispettare parametri tecnici ed ecologici per poter uscire dalla classificazione giuridica di “rifiuto”.
Un passo in avanti verso l’economia circolare
La linea guida non si limita a fissare divieti e limiti, ma si propone anche di favorire la diffusione dell’economia circolare nell’edilizia, sia nel settore pubblico che in quello privato. In questo modo, si mira a ridurre i rifiuti, risparmiare risorse naturali e rendere l’edilizia più sostenibile.
La base legale del provvedimento è costituita dalla Legge provinciale n. 4/2006 in materia di gestione dei rifiuti e protezione del suolo. La normativa altoatesina, in alcuni punti, supera perfino i requisiti del recente decreto ministeriale statale n. 127/2024, ad esempio nelle misure di tutela delle risorse idriche e del suolo.