Lottare contro le ingiustizie e garantire parità
Il 29 febbraio si celebra l’Equal Care Day, mentre il 1° marzo è la giornata dedicata allo Zero Discrimination Day. Due occasioni importanti per riflettere su due temi centrali della nostra società: la distribuzione del lavoro di cura e la lotta contro le discriminazioni.
Brigitte Hofer, Consigliera di parità, sottolinea l’importanza di queste giornate:
“La discriminazione strutturale e la mancata valorizzazione del lavoro e della diversità sono profondamente radicate nella nostra società. È tempo di cambiare. Il mio impegno è costante affinché questi temi non siano trattati solo in occasione di giornate commemorative, ma entrino quotidianamente nel dibattito politico e sociale.”
Equal Care Day: il lavoro invisibile delle donne
L’Equal Care Day nasce per evidenziare il peso del lavoro di cura e assistenza, che ricade in gran parte sulle donne. Non è un caso che questa giornata cada il 29 febbraio, una data che compare nel calendario solo ogni quattro anni, proprio a simboleggiare quanto spesso questo lavoro venga ignorato e non riconosciuto.
Gran parte di queste attività – che includono la cura della casa, dei figli e degli anziani – non sono retribuite o sono pagate in modo inadeguato. Le statistiche parlano chiaro: a livello globale, le donne svolgono circa il 75% del lavoro di cura non retribuito, mentre gli uomini solo il 25%. In Italia, ogni giorno le donne dedicano tra tre e sei ore a questo tipo di lavoro, mentre gli uomini vi destinano tra 30 minuti e due ore.
“Vediamo sempre più spesso che il lavoro di cura non retribuito delle donne viene considerato scontato. Questo non deve continuare: è necessario un cambiamento di mentalità affinché ottenga finalmente il riconoscimento che merita”, afferma Hofer.
Zero Discrimination Day: combattere le disuguaglianze
Il 1° marzo, con lo Zero Discrimination Day, l’attenzione si sposta sulle molte forme di discriminazione ancora presenti nella nostra società. Origine, genere, disabilità, età o status sociale sono ancora oggi fattori che possono determinare svantaggi concreti.
“È nostra responsabilità agire attivamente contro la discriminazione e creare strutture che garantiscano una vera parità”, afferma Hofer. In particolare, la discriminazione di genere rimane una sfida importante:
• Le donne guadagnano in media il 15% in meno rispetto agli uomini in Italia
• In Alto Adige, il divario salariale nel 2024 era del 17%
• Le donne sono più frequentemente impiegate in lavori precari e con minori possibilità di carriera
Oltre al divario salariale, persiste il fenomeno del “soffitto di cristallo”, che limita l’accesso delle donne a posizioni di leadership e riduce la loro indipendenza economica.
“Questi numeri mostrano chiaramente che vale la pena riflettere sulle strutture sociali esistenti e su come possiamo trovare un maggiore equilibrio. L’uguaglianza di opportunità e la giustizia sociale sono questioni che riguardano tutti noi – e ogni passo in questa direzione è un passo avanti”, conclude Hofer.
Verso una società più equa
L’Equal Care Day e lo Zero Discrimination Day ci ricordano che la strada verso una società più giusta è ancora lunga. Ma ogni piccolo passo conta: riconoscere il valore del lavoro di cura, garantire retribuzioni eque, abbattere le barriere sociali e culturali.