L’export altoatesino verso gli Stati Uniti non conosce crisi: nel 2024 ha toccato quota 511 milioni di euro, con un incremento del 12,6% rispetto all’anno precedente. Gli USA si confermano così terzo mercato per le esportazioni locali, dopo Germania e Austria, rappresentando il 6,9% del totale dell’export provinciale. Ma le incertezze sul fronte dei dazi statunitensi – introdotti, minacciati o sospesi a seconda delle fasi dell’Amministrazione americana – spingono la Provincia a correre ai ripari.
“La reattività della Giunta provinciale è stata un segnale forte. È vero che l’emergenza è temporaneamente rientrata, ma le misure proposte ci permettono di essere pronti e preparati”, ha dichiarato il vicepresidente della Provincia e assessore allo Sviluppo economico, Marco Galateo.
Tra le contromisure principali, illustrate dalla direttrice della Ripartizione Sviluppo economico, Manuela Defant, vi è l’avvio di un tavolo di confronto con associazioni di categoria, IDM e Camera di commercio, per coordinare strategie e proposte in vista dell’evoluzione del quadro normativo internazionale. Questo incontro è previsto a inizio giugno, in occasione della prima riunione della nuova Piattaforma economica 2030, da poco istituita dalla Giunta.
Inoltre, la Provincia rafforzerà il sostegno agli studi di mercato relativi all’export verso gli USA e a mercati alternativi, con l’obiettivo di diversificare i partner commerciali delle aziende altoatesine. “Già ora sosteniamo finanziariamente queste iniziative – spiega Defant – ma si pensa a un ulteriore incremento degli aiuti per l’acquisizione di know how, formazione e consulenze legate all’export.”
Previsto anche un potenziamento del sostegno a missioni commerciali e fiere internazionali negli Stati Uniti, con percentuali di rimborso più alte, così come della formazione e consulenza strategica alle imprese, in collaborazione con la Camera di commercio.
Una risposta strutturata e tempestiva, quella della Provincia, che vuole trasformare un potenziale rischio in un’occasione per rendere più solido e resiliente il sistema economico locale nel contesto globale.
