Il costo della vita a Bolzano continua a crescere, mettendo a rischio la sostenibilità economica delle famiglie lavoratrici. L’Osservatorio Economico UIL-SGK lancia l’allarme, evidenziando un’inflazione al 1,7% per novembre 2024, superiore alla media nazionale, con rincari sempre più pesanti su beni essenziali, affitti e servizi.
Mauro Baldessari, Segretario Generale della UIL-SGK, ha sottolineato l’urgenza di interventi strutturali per fronteggiare questa crisi economica. “L’adeguamento dei salari all’inflazione è un primo passo, ma non basta. A Bolzano, gli aumenti salariali legati al FOI coprono solo una minima parte dei rincari reali. Serve una revisione delle politiche economiche locali che includa agevolazioni fiscali per i redditi bassi, un contributo annuo per le famiglie in difficoltà e una riforma del sistema abitativo. È inaccettabile che l’80% del reddito medio venga assorbito da affitti e bollette. Questo non è sostenibile.”
I vincoli europei e la necessità di un cambio di paradigma
L’Osservatorio UIL-SGK evidenzia come il Patto di Stabilità dell’Unione Europea e la centralizzazione delle politiche monetarie presso la BCE lascino poco margine di manovra alle amministrazioni locali. Marco Pugliese, responsabile e analista dell’Osservatorio, ha dichiarato:
“Le rigide regole europee impediscono investimenti strategici fondamentali, come l’ampliamento dell’edilizia popolare o i sostegni diretti alle famiglie. Serve un cambio di paradigma che metta al centro le esigenze delle economie locali, soprattutto in regioni come l’Alto Adige, dove il carovita è tra i più alti d’Italia.”
Le proposte UIL-SGK
Per rispondere a questa emergenza, UIL-SGK ha avanzato alcune proposte concrete:
1. Contributo annuo straordinario di 1.000 euro per i redditi inferiori a 25.000 euro, finanziato attraverso una revisione delle aliquote fiscali per i redditi più alti e un maggiore utilizzo dei fondi europei.
2. Politiche abitative mirate, con incentivi per affitti calmierati e l’aumento di unità abitative a canone agevolato per giovani coppie e lavoratori con redditi medi.
3. Piano regionale per l’educazione finanziaria, con corsi di formazione per aiutare le famiglie a gestire meglio le proprie risorse e accedere a strumenti finanziari a basso rischio.
La richiesta di coraggio politico
“L’Alto Adige ha le risorse per affrontare queste sfide,” conclude Baldessari. “Ciò che serve è la volontà politica di agire con decisione. Non possiamo più permettere che le famiglie altoatesine siano lasciate sole davanti a un carovita insostenibile. È il momento di interventi concreti e strutturali.”
UIL-SGK ribadisce il proprio impegno nel monitorare la situazione economica e sociale, proponendo soluzioni innovative per migliorare la qualità della vita dei cittadini altoatesini.