Home Economia Bonus tredicesima 2024: si può recuperare con il modello 730. Il Caaf CGIL-AGB fa chiarezza

Bonus tredicesima 2024: si può recuperare con il modello 730. Il Caaf CGIL-AGB fa chiarezza

by Massimiliano Maglione

Il CAAF della CGIL-AGB informa che è possibile recuperare il cosiddetto “bonus Natale 2024”, pari a 100 euro, attraverso la presentazione del modello 730, anche nel caso in cui non sia stato erogato in busta paga. Il bonus, pensato come sostegno per le famiglie, non è stato infatti ricevuto da molti lavoratori per motivi burocratici, primo tra tutti la mancata presentazione dell’autocertificazione al datore di lavoro.

A chiarire la situazione è Marco Pirolo, Direttore del Caaf CGIL-AGB: “Per ottenere il bonus era necessario avere un reddito complessivo inferiore a 28.000 euro (esclusa l’abitazione principale), almeno un figlio a carico, una capienza fiscale e presentare una richiesta con autocertificazione. In assenza di questi requisiti o di una comunicazione tempestiva, l’erogazione è stata impossibile”. Ma ora chi ha diritto al bonus può recuperarlo presentando il modello 730.

Il recupero è possibile anche per colf e badanti, che non hanno una trattenuta fiscale sul cedolino, e per chi non ha un sostituto d’imposta. Attenzione però: “Chi ha ricevuto il bonus senza averne diritto – avverte Pirolo – è tenuto a restituirlo attraverso la dichiarazione dei redditi”.

Un’altra importante novità riguarda gli acconti IRPEF per il 2025. Grazie a un intervento della CGIL nazionale, il Governo ha previsto che tali acconti vengano calcolati sulle nuove tre aliquote fiscali, più leggere rispetto a quelle del 2024. “Senza questa modifica – sottolinea Pirolo – i contribuenti con redditi sopra i 28.000 euro avrebbero rischiato un esborso maggiore, anche di oltre 260 euro in media”.

Il Caaf della CGIL-AGB invita tutti i contribuenti a presentare il modello 730, anche in assenza di obbligo. “Si tratta – conclude Pirolo – di uno strumento utile non solo per ottenere rimborsi e detrazioni, ma anche per accedere a contributi o agevolazioni che richiedono la documentazione delle spese, come quelle sanitarie o scolastiche, che magari non generano un credito d’imposta ma incidono comunque sul reddito dichiarato”.

Per maggiori informazioni e assistenza, il Caaf CGIL-AGB è a disposizione presso le sue sedi.

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