BOLZANO – Dal 1° settembre entrano in vigore importanti modifiche all’assegno di mantenimento destinato alle famiglie monogenitoriali, approvate a inizio anno dalla Giunta provinciale e integrate a luglio nella Legge omnibus del Consiglio provinciale.
La misura, rivolta ai genitori affidatari che non ricevono l’assegno di mantenimento dal genitore obbligato, l’anno scorso ha sostenuto 572 famiglie e 896 bambini, con un’erogazione complessiva di 2,1 milioni di euro.
“Questa prestazione di sostegno finanziario serve a risolvere in parte una situazione gravosa. Già da oltre 20 anni la Provincia è impegnata proattivamente a fornire un aiuto concreto”, ha dichiarato l’assessora provinciale alla Coesione sociale e Famiglia Rosmarie Pamer.
Tra le principali novità:
Estensione fino a 21 anni di età: il contributo, finora previsto solo fino ai 18 anni, potrà essere erogato anche oltre, se il figlio o la figlia frequenta scuole superiori, professionali o l’università. Aumento degli importi: il sostegno per un figlio sale da 328 a 369 euro, mentre per tre figli l’importo massimo cresce da 669 a 752 euro. Valore della Situazione Economica (VSE): l’indicatore determinante per il calcolo del contributo viene innalzato da 2,2 a 2,5.
Non sarà necessario presentare una nuova domanda per ottenere l’aumento dell’importo, mentre chi intende beneficiare dell’estensione fino ai 21 anni dovrà rivolgersi ai Servizi sociali del proprio territorio.
Attualmente circa il 22% delle somme anticipate dalla Provincia viene rimborsato dal genitore che avrebbe dovuto versare l’assegno.