Il Tribunale amministrativo ha annullato la gara d’appalto indetta dalla Provincia di Bolzano per l’assegnazione dei servizi ferroviari in Alto Adige, a seguito di un ricorso presentato dalla Arriva Italia s.r.l.. La procedura, del valore di circa 1,6 miliardi di euro per 15 anni, dovrà ora essere rivista.
La Giunta provinciale ha 30 giorni di tempo per decidere se impugnare la sentenza davanti al Consiglio di Stato o avviare una nuova gara d’appalto. Nel frattempo, è stato assicurato che non ci saranno interruzioni del servizio ferroviario: gli attuali gestori Trenitalia e SAD continueranno a operare regolarmente sulle linee del Brennero, Val Pusteria, Merano e Val Venosta.
Le motivazioni dell’annullamento
Il ricorso di Arriva Italia s.r.l. è stato accolto dal Tribunale per irregolarità di natura formale nel bando di gara. Ora, il Dipartimento Mobilità della Provincia sta esaminando attentamente la sentenza per valutare le possibili opzioni legali.
L’assessore provinciale alla Mobilità, Daniel Alfreider, ha dichiarato:
“Il nostro obiettivo rimane quello di sviluppare ulteriormente la ferrovia come spina dorsale del trasporto pubblico e creare le migliori condizioni possibili per passeggeri e personale. Ora analizzeremo le possibili strade da seguire e prenderemo una decisione.”
Anche il direttore del Dipartimento Mobilità, Martin Vallazza, ha sottolineato la complessità del quadro normativo:
“Il bando di gara contava circa 600 pagine ed è stato redatto con il supporto di esperti, in consultazione con le principali autorità di regolazione. Ora stiamo valutando le implicazioni della sentenza e le possibili strategie per garantire un’aggiudicazione conforme alla legge.”
Un bando complesso e un mercato in evoluzione
L’appalto era stato predisposto dalla Ripartizione provinciale Mobilità e dall’Agenzia provinciale per i contratti pubblici (ACP), con il supporto dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM), dell’Autorità di regolazione dei trasporti (ART) e dell’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC).
Dal 23 dicembre 2023, infatti, la normativa UE impone che i servizi ferroviari siano messi a gara e non possano più essere assegnati direttamente. Questo ha reso ancora più complesso il processo di selezione di un nuovo operatore per il trasporto ferroviario in Alto Adige.
Ora la Provincia dovrà decidere se insistere su questa gara o ripartire da zero, tenendo conto della sentenza e dei vincoli normativi europei.