Più opportunità e maggiore flessibilità per favorire inclusione e stabilità lavorativa
BOLZANO – La partecipazione alla vita lavorativa rappresenta uno dei pilastri fondamentali della legge provinciale 7/2015 sulla partecipazione e l’inclusione. In quest’ottica, la Giunta provinciale ha approvato, su proposta dell’assessora alla Coesione sociale Rosmarie Pamer, l’adeguamento delle linee guida per l’integrazione lavorativa e l’occupazione delle persone con disabilità.
“La partecipazione alla vita lavorativa crea comunità, inclusione e senso di appartenenza. Proprio per questo è importante migliorare le condizioni affinché le persone con disabilità possano trovare il loro posto nel mondo del lavoro”, ha dichiarato l’assessora Pamer, sottolineando il valore sociale e umano di questo intervento normativo.
Dal 2017, l’Ufficio Integrazione lavorativa promuove accordi individuali per l’inserimento nel mondo del lavoro, progetti simili a tirocini svolti presso aziende pubbliche e private con l’obiettivo di favorire un impiego stabile. Solo nel 2024, grazie a queste misure, 232 persone con disabilità sono state inserite nel mercato del lavoro primario, 62 delle quali tramite un accordo individuale di inserimento lavorativo.
A ciò si aggiungono gli accordi individuali di occupazione, stipulati con gli enti responsabili dei servizi sociali, che nel corso del 2024 hanno permesso a 393 persone di partecipare attivamente alla vita lavorativa.
L’assessora al Lavoro Magdalena Amhof ha evidenziato l’efficacia di questi strumenti: “I tirocini e i progetti di inserimento lavorativo trasmettono esperienze e nuove competenze, promuovendo l’autonomia. Sette persone su dieci che vengono assunte dopo aver completato un accordo individuale restano impiegate presso lo stesso datore di lavoro anche dopo dieci anni.”
Le modifiche introdotte alle direttive prevedono importanti novità:
ampliamento dell’età dei gruppi target, consentendo la stipula di accordi fino al raggiungimento dell’età pensionabile; raddoppio della durata massima degli accordi di occupazione, che passa da 12 a 24 mesi; maggiori tutele e accompagnamento nei momenti di crisi; requisiti più chiari per il passaggio a forme di accordo rivolte a persone ospitate in servizi semiresidenziali.
All’elaborazione delle nuove direttive hanno collaborato l’Ufficio Persone con disabilità e l’Ufficio Integrazione lavorativa, con l’obiettivo di creare un quadro normativo aggiornato, inclusivo e più aderente alle esigenze reali del mondo del lavoro e delle persone coinvolte.