Grande la soddisfazione per il Sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi, per l’Assessora alla Cultura Chiara Rabini e per l’amministrazione comunale tutta non appena appresa la notizia.
Con le 55 nuove realtà di tutto il mondo designate quest’oggi a Parigi ed entrate a far parte del ristretto club delle Città Creative UNESCO, la Rete può contare ora su 350 città in oltre cento Paesi, a rappresentare sette settori creativi: artigianato e arte popolare, design, cinema, gastronomia, letteratura, arti mediatiche e musica.
Per quanto riguarda Bolzano, è l’unica città italiana designata a Parigi e che va ad aggiungersi all’elenco di 13 città creative italiane UNESCO (Biella, Carrara, Fabriano e Como per l’artigianato, Alba, Bergamo e Parma per la gastronomia, Bologna e Pesaro per la musica, Roma per il cinema, Torino per il design, Milano per la letteratura e Modena per media arts).
Bolzano è città ponte tra nord e sud nel cuore dell’Europa, la musica fin dal tardo Ottocento è stata la lingua d’ incontro tra le diverse culture che abitano questa terra di confine. Il Conservatorio Monteverdi ha contribuito a fare crescere la nomea della città come eccellenza musicale. La residenza delle orchestre giovanili, la European Union Youth Orchestra, la Gustav Mahler Jugendorchester, l’Accademia di alto perfezionamento musicale Gustav Mahler, l’Orchestra Haydn, costituita nel 1960 come punto di riferimento regionale, il Concorso Pianistico Busoni, che dal 1949 è riconosciuto uno dei più prestigiosi concorsi internazionali, hanno certamente bene impressionato la commissione internazionale che ha scelto Bolzano tra le Città della Musica del mondo.
La valutazione ha tenuto certamente conto anche dei numerosi festival e attività culturali di respiro internazionale sia nel settore musicale che in diversi ambiti creativi: il Südtirol Jazzfestival, Transart, Bolzano Film Festival, Bolzano Danza, il festival del Gusto e il lavoro in ambito teatrale (il Teatro Stabile di Bolzano è tra i dieci teatri nazionali italiani) tanto per citare i più noti.
Di notevole valore anche la solida struttura formativa, con le scuole pubbliche ad indirizzo musicale, dalle scuole primarie alle medie fino ai licei, in lingua italiana e tedesca, gli Istituti Musicali – istituiti nel 1977 in lingua italiana e in lingua tedesca e ladina.