E’ polemica a Bressanone per la denuncia da parte di alcuni bagnanti scandalizzati dalla presenza di un bagnino tatuato con simboli ‘particolari’. Si tratta di un collaboratore dell’Aquarena che avrebbe sfoggiato simboli nazisti durante il servizio all’interno della nota struttura di balneazione.
Come visibile dalla foto in copertina, l’uomo porta una runa Ôþalan (Odal, o anche Othala e Othila) sulla gamba destra, nella parte inferiore della gamba sinistra c’è un Wolfsangel mentre su ciascun avambraccio compare il numero 8 in caratteri Fraktur, che insieme al numero 88 è un simbolo cifrato che corrisponde a “Heil Hitler”.
Secondo la protesta, riportata in via primaria in un post pubblicato sul sito www.brennerbasisdemokratie.eu tuttavia la grafica in questione rappresenterebbe “un messaggio politico inaccettabile con il rischio di mettere a disagio i frequentatori del lido, i turisti o tutti coloro che appartengono a una minoranza religiosa, etnica o sessuale, che hanno una disabilità o che comunque non si conformano a ciò che gli estremisti di destra percepiscono come “norma”“.
L’uomo, non dipendente dell’azienda di servizi pubblici Stadtwerke Brixen AG che gestisce la struttura, non avrebbe finora mai attirato l’attenzione pubblica né si sarebbe fatto notare per atteggiamenti xenofobi, tuttavia il problema della natura dei suoi tatuaggi avrebbe da tempo sollevato perplessità nei vertici dell’amministrazione. Nella giornata di lunedì è stato rimosso dall’incarico.
I simboli sono tutt’oggi vietati in Germania mentre in Italia la legge Mancino del ’93 ne vieta l’esposizione in luoghi pubblici. Se una questione legale dovesse emergere questa non sarebbe del tutto chiara anche secondo quanto espresso dal direttore Berretta: rimarrebbe infatti da chiarire la natura del luogo pubblico della fattispecie Aquarena.
