Nella serata di giovedì, i Carabinieri della Stazione di Sarentino hanno deferito in stato di libertà un cacciatore locale, ritenuto responsabile di omessa custodia delle armi (Art. 20-bis L. 110/75) e detenzione abusiva di munizioni (Art. 697 del Codice penale).
Le indagini
L’operazione ha preso avvio da una segnalazione di un guardia caccia, che durante un controllo in un bosco della giurisdizione ha rinvenuto un fucile da caccia abbandonato tra i cespugli.
Gli immediati accertamenti sull’origine dell’arma hanno consentito ai Carabinieri di risalire al legittimo proprietario. Quest’ultimo, sorpreso dalla visita dei militari presso la propria abitazione, ha mostrato solo due delle tre armi regolarmente denunciate: un fucile e una carabina.
La scoperta delle munizioni
Una successiva perquisizione ha portato alla scoperta di 340 proiettili da caccia calibro 5,6 x 50 Remington, custoditi in una cassaforte murata. La detenzione di tali munizioni, però, non era stata denunciata come previsto dalla normativa vigente, configurando così la violazione di legge.
Provvedimenti adottati
Il cacciatore è stato denunciato e nei suoi confronti è stato disposto:
• Il ritiro cautelare di tutte le armi e munizioni in possesso.
• La revoca del porto d’armi.
Conclusione
L’intervento tempestivo delle forze dell’ordine ha scongiurato il rischio che il fucile abbandonato potesse finire in mani pericolose. L’episodio sottolinea l’importanza del rispetto delle normative sulla sicurezza e la custodia delle armi, elementi fondamentali per garantire la tutela di tutta la comunità.