Home Cronaca San Candido, rissa al rifugio Baranci: intervengono i Carabinieri sciatori

San Candido, rissa al rifugio Baranci: intervengono i Carabinieri sciatori

by Massimiliano Maglione

Quattro turisti polacchi ubriachi si sono affrontati violentemente sulla terrazza del rifugio, creando panico tra i presenti. Uno di loro è finito in ospedale.

San Candido – Attimi di tensione nel pomeriggio del 6 marzo presso il rifugio Baranci, nel cuore della Val Pusteria. Una violenta rissa tra quattro cittadini polacchi, in evidente stato di alterazione alcolica, ha richiesto l’intervento immediato dei Carabinieri sciatori, in servizio di vigilanza sulle piste del comprensorio.

La rissa sulla terrazza del rifugio

Secondo le ricostruzioni, i quattro uomini hanno iniziato a litigare animatamente tra i tavoli della terrazza del noto rifugio. In breve tempo, la discussione è degenerata in spinte, pugni e calci, scatenando il panico tra turisti e avventori.

Il tempestivo intervento dei militari dell’Arma ha permesso di separare i contendenti e riportare la situazione alla normalità prima che la situazione potesse degenerare ulteriormente. La loro presenza ha evitato danni più gravi in un luogo che dovrebbe rappresentare uno spazio di svago e relax per sciatori e visitatori della zona.

Un ferito trasportato in ospedale

Uno dei quattro uomini coinvolti ha riportato lesioni al volto e ha ricevuto le prime cure dal personale della Croce Bianca di San Candido, presente sulle piste per il servizio di soccorso. Successivamente, è stato trasportato presso l’ospedale di San Candido per accertamenti e ulteriori cure.

Denunce e sanzioni per i responsabili

I quattro turisti polacchi sono stati denunciati a piede libero alla competente Autorità Giudiziaria per il reato di rissa aggravata, previsto dall’articolo 588 del Codice Penale.

Inoltre, nei loro confronti sono state avviate le procedure amministrative per la violazione delle normative sull’ubriachezza sulle piste da sci, secondo quanto disposto dall’articolo 19 della legge provinciale n. 14/2010 e dall’articolo 31 del D. Lgs. n. 40/2021.

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