Home Cronaca Rubano mountain bike elettriche in Svizzera e le trafugano in Italia: arrestati grazie alla collaborazione tra forze di polizia transfrontaliere

Rubano mountain bike elettriche in Svizzera e le trafugano in Italia: arrestati grazie alla collaborazione tra forze di polizia transfrontaliere

by Massimiliano Maglione

Val Venosta – Una banda di ladri professionisti ha sottratto mountain bike elettriche di alto valore da un’azienda svizzera, ma i loro piani sono stati sventati grazie alla collaborazione tra la Polizia Cantonale dei Grigioni e i Carabinieri dell’Alto Adige. I malviventi, convinti di essere ormai al sicuro una volta superato il confine, sono stati bloccati lungo la Val Venosta, a Glorenza, con la refurtiva pronta per essere rivenduta sul mercato nero.

L’episodio si inserisce in una più ampia serie di interventi resi possibili dall’efficace cooperazione tra le forze dell’ordine italiane e svizzere, frutto di accordi internazionali che negli ultimi anni hanno consolidato i rapporti tra le forze di polizia delle due nazioni. “Recuperiamo la refurtiva e portiamo i delinquenti davanti al magistrato”, ha dichiarato il Capitano Filippo Giacchero, nuovo Comandante della Compagnia Carabinieri di Silandro, sottolineando l’importanza della stretta sinergia con la Polizia Cantonale dei Grigioni.

Il furto delle mountain bike non è stato un caso isolato: materiali e attrezzature professionali per l’edilizia sono stati trafugati recentemente da cantieri del Cantone dei Grigioni, destinati a essere rivenduti in altri paesi europei. Anche in questo caso, le forze congiunte hanno agito tempestivamente, riuscendo a recuperare la refurtiva e ad arrestare i responsabili. “Parlare con i Carabinieri per interventi urgenti è come chiamare uno dei nostri uffici”, ha commentato il Tenente Andrea Mittner della Polizia dei Grigioni, rimarcando la stretta collaborazione tra le due forze di polizia.

Questa cooperazione transfrontaliera non si limita allo scambio di informazioni operative, ma si estende a pattugliamenti congiunti, tanto che non è raro vedere auto dei Carabinieri affiancate da pattuglie svizzere lungo le strade della Val Venosta, fino a chilometri dal confine. Allo stesso modo, i Carabinieri dell’Alto Adige operano regolarmente in territorio svizzero, in Val Mustair. Per garantire un’interoperabilità perfetta, le forze di polizia partecipano a corsi di addestramento congiunti, imparando a usare mezzi ed equipaggiamenti comuni.

Il modello operativo è stato lodato durante un recente incontro a Coira, in Svizzera, dove alti funzionari delle forze di polizia svizzere e italiane hanno discusso l’importanza di intensificare la cooperazione. Il Colonnello Raffaele Rivola, Comandante dei Carabinieri dell’Alto Adige, ha sottolineato l’efficacia del modello di pattugliamento congiunto, auspicando un’estensione e un potenziamento di questi servizi. “I tempi sono maturi per formare ancora più operatori qualificati per queste attività”, ha dichiarato Rivola, ringraziando le autorità svizzere per l’ospitalità e il continuo supporto.

La collaborazione tra le forze di polizia transfrontaliere, come dimostrano i recenti successi, si sta rivelando un’arma fondamentale nella lotta contro il crimine organizzato, sempre più internazionale e senza confini.

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