Home Cronaca PFAS nell’acqua potabile: l’Agenzia per l’Ambiente rassicura, livelli sotto i limiti di legge

PFAS nell’acqua potabile: l’Agenzia per l’Ambiente rassicura, livelli sotto i limiti di legge

by Massimiliano Maglione

Le analisi effettuate nel 2024 dall’Agenzia provinciale per l’ambiente e la tutela del clima, in collaborazione con il Servizio Igiene dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige, confermano che l’acqua potabile in provincia è sicura: i livelli di PFAS (per- e poli-fluoroalchiliche) rilevati nei campioni esaminati risultano ben al di sotto del limite di legge.

Le sostanze PFAS, note per la loro presenza in prodotti di uso quotidiano come padelle antiaderenti e cosmetici, sono sotto osservazione da anni a causa del loro potenziale impatto negativo sull’ambiente e sulla salute umana. Tuttavia, i dati raccolti nel 2024 sono incoraggianti.

Analisi e risultati

Nel corso dell’anno, i laboratori dell’Agenzia provinciale per l’ambiente hanno analizzato 40 campioni di acqua potabile, confermando che nessuno di essi supera il limite di 100 nanogrammi per litro imposto dalla direttiva europea del 2020, recepita in Italia nel febbraio 2023.

“Anche se l’obbligo di monitorare i PFAS scatterà ufficialmente solo dal 1° gennaio 2026, in Alto Adige abbiamo deciso di anticipare i tempi, avviando controlli mirati già dal 2024”, ha spiegato Flavio Ruffini, direttore dell’Agenzia provinciale per l’ambiente e la tutela del clima.

Le analisi su queste sostanze non sono una novità: rilevamenti erano stati condotti anche nel 2018 e nel 2021. Su un totale di 75 campioni analizzati in quegli anni, solo 4 presentavano tracce di PFAS, comunque ben al di sotto del limite normativo.

Conferme anche da Greenpeace

Un ulteriore segnale positivo arriva dalle verifiche condotte da Greenpeace Italia tra settembre e ottobre 2024. L’organizzazione ha analizzato 260 campioni di acqua potabile in 235 Comuni, inclusi Bolzano e Laives. I dati raccolti dall’associazione ambientalista confermano quelli dell’Agenzia per l’Ambiente: le tracce di PFAS rilevate si attestano tra 1 e 5 nanogrammi per litro, valori estremamente bassi rispetto al limite di 100 nanogrammi per litro.

L’Agenzia provinciale per l’ambiente effettua il monitoraggio di queste sostanze partendo da una soglia minima di rilevamento di 10 nanogrammi per litro. “Le analisi dimostrano che la qualità dell’acqua potabile in Alto Adige è sotto controllo e che la presenza di PFAS è trascurabile”, ha ribadito Ruffini.

Tutti i dati sui test effettuati e i relativi risultati sono disponibili sul sito web dell’Agenzia provinciale per l’ambiente nella sezione “Ambiente e salute”.

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