Monte Elmo: bambina di 6 anni abbandonata dai genitori sulle piste per due ore
Sesto (BZ) – Fa discutere e riflettere quanto accaduto nei giorni scorsi sulle piste del Monte Elmo, nella località turistica di Sesto. Una bambina di sei anni, di origine slovacca, è stata lasciata sola dai genitori per quasi due ore, mentre questi sciavano lungo le discese del comprensorio, ignorando i pericoli legati all’assenza di supervisione.
L’allarme è scattato quando la bambina, trovata nei pressi di un rifugio visibilmente spaesata, è stata notata da alcuni passanti che hanno prontamente avvisato i Carabinieri della Stazione di Sesto. I militari, impiegati nei servizi di vigilanza sul comprensorio sciistico Monte Elmo – Tre Cime, hanno immediatamente preso in custodia la piccola, aspettando il ritorno dei genitori.
Quando la coppia è finalmente tornata, ha trovato i Carabinieri ad attenderla. I genitori hanno dichiarato di aver lasciato la bambina temporaneamente in un’area pubblica che ritenevano sicura, per potersi godere una serie di discese in autonomia. Tuttavia, l’episodio ha portato alla segnalazione del caso all’Autorità Giudiziaria Ordinaria e dei Minori.
Un fenomeno preoccupante in crescita
Secondo il Maresciallo Maggiore Gandellino Bucci, Comandante della Stazione dei Carabinieri di Sesto, episodi di questo tipo sono purtroppo sempre più frequenti: “Il caso non deve essere sottovalutato. È fondamentale che i genitori vigilino costantemente sui propri figli, evitando situazioni che potrebbero mettere a rischio la loro sicurezza”.
Il Maggiore Simone Carlini, Comandante della Compagnia Carabinieri di San Candido, ha aggiunto: “Questo fenomeno riflette un preoccupante deficit di responsabilità genitoriale. Lasciare un bambino da solo, anche in un luogo apparentemente sicuro, può avere conseguenze gravissime, non solo dal punto di vista fisico ma anche emotivo”.
La responsabilità dei genitori in vacanza
Il caso del Monte Elmo pone interrogativi sulla consapevolezza di molti genitori riguardo alla sicurezza dei propri figli. Le vacanze in montagna, spesso vissute come momenti di relax, non devono mai far passare in secondo piano la tutela e l’incolumità dei più piccoli.
I bambini, in particolare i più piccoli, non sono mai completamente al sicuro se lasciati soli. Questo episodio vuole essere un monito: ogni decisione genitoriale deve tenere conto delle necessità e della protezione dei minori.
Un appello alla responsabilità
La vicenda si conclude senza conseguenze fisiche per la bambina, ma le autorità ribadiscono l’importanza di un’educazione alla genitorialità responsabile. I genitori devono essere consapevoli che, anche durante una vacanza, i propri figli devono sempre essere la priorità.
Questo episodio deve servire da lezione per prevenire situazioni analoghe e garantire che la sicurezza dei minori rimanga sempre al centro dell’attenzione.