Atto di coraggio si trasforma in bersaglio di una folle ritorsione
BOLZANO – Un episodio inquietante ha scosso il Quartiere Casanova nella serata di sabato, quando un’autovettura è stata data alle fiamme all’interno di un garage condominiale in via Rasmo. La Polizia di Stato è intervenuta prontamente, evitando che l’incendio si propagasse e causasse una possibile tragedia. All’origine del gesto criminale, una vendetta assurda e violenta contro un cittadino che, pochi giorni prima, aveva avuto il coraggio di intervenire per soccorrere una donna vittima di violenza.
La chiamata è giunta alla Centrale Operativa della Questura tramite il numero di emergenza 112. Sul posto si sono precipitati gli agenti della Squadra Volanti che hanno trovato l’auto completamente avvolta dalle fiamme. Grazie all’intervento tempestivo di un poliziotto, che ha utilizzato l’estintore in dotazione alla pattuglia, si è riusciti a domare l’incendio, scongiurando danni ancora più gravi, considerata la presenza di altri veicoli nelle vicinanze.
Durante il sopralluogo, a pochi metri dall’auto incendiata, l’attenzione degli agenti è stata attirata da un’altra vettura, all’interno della quale si intravedeva una coperta simile a quella utilizzata per appiccare le fiamme. Ispezionando il veicolo, gli agenti hanno trovato nascosto sotto la coperta un giovane bolzanino di 23 anni, G.C., noto alle forze dell’ordine per numerosi precedenti penali, tra cui furto, resistenza a pubblico ufficiale e rapina. Con sé aveva anche un accendino e una bottiglia quasi vuota di vodka.
La vittima dell’incendio ha immediatamente riconosciuto il giovane, spiegando che pochi giorni prima era intervenuto per salvare una donna che l’uomo stava aggredendo con violenza. Suonando il clacson e chiamando la Polizia, era riuscito a interrompere l’aggressione, portando all’arresto di G.C. per resistenza a pubblico ufficiale.
L’incendio, dunque, è apparso fin da subito come un gesto di ritorsione deliberato e pericoloso, un’azione criminale che avrebbe potuto avere conseguenze drammatiche.
L’arrestato è stato associato alla Casa Circondariale di Bolzano, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, con l’accusa di incendio doloso. Il Questore della Provincia Autonoma di Bolzano, Paolo Sartori, ha inoltre disposto nei confronti del giovane – che non risiede nel capoluogo – la misura di prevenzione personale del Foglio di Via Obbligatorio, con divieto di ritorno a Bolzano per i prossimi quattro anni.
«Un generoso gesto di altruismo in soccorso dell’ennesima donna picchiata dal compagno violento ha innescato una rabbiosa e insensata vendetta – ha commentato il Questore Sartori –. Un gesto folle e criminale che dimostra la pericolosità sociale dell’uomo, per cui sono state adottate le misure più severe: arresto, detenzione e divieto di ritorno in città».