Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Laives, durante un controllo notturno sul territorio, hanno fermato un giovane bolzanino di 24 anni alla guida di un’Alfa Romeo 159 in circostanze che hanno immediatamente destato sospetti.
Il veicolo presentava il bagagliaio aperto e il conducente indossava un passamontagna. La scena ha spinto i militari a procedere con un controllo approfondito del mezzo, durante il quale hanno rinvenuto un lampeggiante blu, del tipo riservato alle forze di polizia, e un secondo passamontagna.
Una spiegazione inaspettata
Alle domande degli operanti, il giovane ha dichiarato che il materiale era destinato alla realizzazione di un video musicale, in cui avrebbe interpretato un appartenente alle forze dell’ordine. Tuttavia, il possesso e l’uso di strumenti simili senza autorizzazione è severamente vietato dalla legge.
L’importanza del controllo del territorio
L’episodio si inserisce in un servizio più ampio di monitoraggio del territorio da parte dell’Arma, volto a garantire il rispetto della legalità e a prevenire situazioni che possano generare allarme sociale. L’Autorità Giudiziaria è stata informata e il giovane è stato deferito in stato di libertà.
Il monito delle forze dell’ordine
Il Capitano Federico Seracini, comandante della Compagnia dei Carabinieri di Egna, ha colto l’occasione per ribadire l’importanza del rispetto delle norme relative all’uso di dispositivi riservati alle autorità. “L’impegno dell’Arma è volto ogni giorno a garantire la sicurezza dei cittadini, prevenendo abusi e comportamenti illeciti”, ha dichiarato il Capitano.
In attesa di ulteriori sviluppi, al giovane è garantita la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva, come previsto dalla Direttiva 2016/343/UE.
L’episodio rappresenta un monito su quanto l’utilizzo improprio di simboli e strumenti ufficiali possa avere conseguenze legali, oltre a compromettere la percezione di sicurezza da parte della collettività.