Home Cronaca Degrado e microcriminalità, controlli a tappeto di Polizia e Carabinieri a Casanova e Firmian

Degrado e microcriminalità, controlli a tappeto di Polizia e Carabinieri a Casanova e Firmian

Più di dieci esercizi pubblici monitorati per una eventuale chiusura, controllate persone e veicoli

by Redazione BQ

Continua l’attività da parte di Polizia e Carabinieri rispettivamente nelle zone di Casanova e Firmian a Bolzano. Gli agenti della questura negli ultimi giorni hanno controllato 76 persone, 35 veicoli e 8 esercizi pubblici.

Nella rete dei controlli è incappato un cittadino marocchino, arrestato a seguito di ripetute violazioni della misura degli arresti domiciliari. Un secondo soggetto senza documenti e permesso di soggiorno, è stato accompagnato al CPR di Gorizia per l’identificazione ed il rimpatrio.

Durante il servizio, è stato inoltre individuato un bar/ristorante della zona, abituale di ritrovo per clienti con precedenti.  Il locale, seppur in regola con le licenze, è attualmente sottoposto al vaglio per una eventuale chiusura dovuta a motivi di ordine pubblico.

In tutto sono state impiegate diverse pattuglie della Squadra Volante e della Squadra Mobile, poliziotti dell’Ufficio Immigrazione e unità del Reparto Prevenzione Crimine di Torino.

A Firmian invece quattro pattuglie dei Carabinieri hanno provveduto ad identificare 88 persone e a fermare 18 veicoli, assieme alla perlustrazione della zona compresi i siti di Piazza Montessori e Parco Firmian. Controllati anche una decina di esercizi commerciali, alcuni dei quali saranno oggetto di monitoraggio specifico per una eventuale chiusura temporanea, sempre per motivi di ordine pubblico.

Perlustrate anche le vie confinanti in zona Don Bosco, con 6 posti di controllo. La Stazione Mobile, impiegata anche la scorsa estate in prossimità di particolari luoghi della città ritenuti potenzialmente minacciati da episodi di degrado e disagio giovanile, ha inoltre eseguito numerose soste in punti sensibili del Rione.

Assieme ai colleghi in uniforme, hanno partecipato anche dei militari in abiti civili dotati di un’auto “civetta”.

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