Corso Libertà. Un cittadino armeno di 25 anni, titolare dello status di protezione internazionale e con precedenti per atti persecutori e lesioni volontarie, è stato arrestato la scorsa notte per i reati di resistenza, violenza, lesioni a Pubblico Ufficiale e tentata violenza sessuale.
Il giovane ha prima pedinato e poi aggredito due ragazze, di cui una minorenne, con la volontà di volerle violentare fisicamente. Dopo averne afferrato di forza una per i capelli, l’ha trascinata per diversi metri con l’intento di costringerla ad avere un rapporto sessuale con lui, esibendo un preservativo che teneva all’interno di una tasca del pantalone.
In seguito il folle ha anche massacrato a calci e pugni il padre/zio delle due, accorso in aiuto dopo la chiamata disperata da parte delle giovani. All’arrivo della polizia, l’aggressore si è poi allontanato scomparendo all’interno di un portone condominiale di uno stabile di Corso Libertà dove risulta risiedere.
Gli Agenti hanno dunque deciso di accedere all’interno del condominio. Una volta arrivati all’appartamento, dove abitano anche i parenti del pregiudicato, questi è stato invitato ad andare in Questura per le verifiche del caso. A quel punto, il giovane e altri numerosi parenti nel frattempo accorsi nei pressi dell’appartamento hanno iniziato a manifestare un atteggiamento ostile ed una aggressività immotivata.
L’atteggiamento poco collaborativo e di resistenza ha portato gli stranieri all’aggressione fisica, tanto da rendere necessaria la richiesta di intervento di altre pattuglie.
La situazione ha richiesto anche l’uso del Taser contro il delinquente. Una volta ammanettato e reso innocuo, è stato richiesto l’immediato intervento del 118, il quale, giunto poco dopo sul posto, lo ha trasportarlo al Pronto Soccorso dell’Ospedale San Maurizio per le cure del caso, scortato da 6 Agenti.
Dimesso dopo qualche ora, lo stesso è stato trasferito in carcere a Bolzano. Il padre, un 55enne, la madre di 52 anni e lo zio di 48 sono stati invece denunciati a piede libero per violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Nel corso delle attività di Polizia rimanevano feriti in varie parti del corpo 4 Agenti di Polizia, tra i quali una giovane Poliziotta, i quali, medicati al Pronto Soccorso, sono stati giudicati guaribili con prognosi variabile dai 3 ai 7 giorni.
In considerazione della gravità di quanto accaduto e dei precedenti a suo carico, il Questore della Provincia di Bolzano Paolo Sartori ha dato immediate disposizioni all’Ufficio Immigrazione di segnalare l’accaduto alla Commissione Territoriale per i Rifugiati, al fine di revocargli lo status di “asilante” e, di conseguenza, poter emettere nei suoi confronti un Decreto di Espulsione per allontanarlo definitivamente dal nostro Territorio Nazionale. Stessa procedura è stata attivata anche nei confronti dei genitori e dello zio.