Bolzano. La Giunta e il Consiglio provinciale di Bolzano hanno deciso di presentare ricorso contro la sentenza emessa il 26 settembre dal Tribunale del lavoro in merito alla selezione del nuovo segretario generale del Consiglio. La pronuncia riconosce un risarcimento economico alla candidata arrivata seconda nella graduatoria del concorso, ma la decisione non convince né l’esecutivo né l’assemblea legislativa.
Secondo quanto comunicato, uno dei punti più controversi riguarda la valutazione della normativa provinciale approvata dal Consiglio nel 2023, che prevedeva l’inquadramento d’ufficio nel ruolo unico della dirigenza per chi avesse svolto due incarichi consecutivi di direzione con valutazione positiva. Una modifica pensata appositamente per il Consiglio provinciale, considerato un ente di piccole dimensioni, con l’obiettivo di ampliare la platea dei candidati e garantire maggiore partecipazione.
Il Tribunale del lavoro, tuttavia, ha ritenuto tale norma irrilevante ai fini della decisione. Una motivazione che Giunta e Consiglio definiscono “non comprensibile”, così come altri aspetti contestati durante il procedimento.
L’amministrazione provinciale ribadisce la volontà di far valere in sede di appello le proprie ragioni, sottolineando come la questione non riguardi solo l’esito della singola selezione, ma più in generale l’interpretazione e l’applicazione delle regole approvate dal legislatore provinciale.
