BOLZANO – Dopo la pubblicazione del rapporto sugli abusi sessuali nella diocesi di Bolzano-Bressanone, che ha rivelato 67 casi tra confermati e presunti negli ultimi 60 anni, emergono nuove testimonianze. Una ventina di persone, rimaste in silenzio per decenni, ha deciso di farsi avanti per denunciare abusi subiti da sacerdoti. Secondo quanto riportato dal TGR Rai Bolzano, sarebbero quattordici i religiosi accusati, tutti ancora in vita e alcuni tuttora in servizio.
Commissione di esperti per esaminare le denunce
In seguito alle nuove rivelazioni, la diocesi ha annunciato provvedimenti concreti e ha istituito una commissione di esperti per esaminare ogni caso. Il team sarà composto da tre membri interni alla Chiesa e tre esperti esterni, tra cui un’avvocatessa, uno psichiatra e una psicoterapeuta. Il compito della commissione sarà valutare caso per caso e garantire un’indagine approfondita.
Il vescovo Muser: “Pronto ad assumermi la responsabilità”
Il vescovo di Bolzano-Bressanone, Ivo Muser, ha dichiarato la volontà della diocesi di affrontare la situazione con la massima trasparenza, affermando di essere pronto ad assumersi la responsabilità per quanto eventualmente accaduto durante il suo mandato.
Nel servizio della TGR Rai Bolzano, è stata trasmessa un’intervista a Gottfried Ugolini, capo del servizio di protezione per minori e persone vulnerabili della diocesi, che ha ribadito l’impegno della Chiesa a fare chiarezza e a sostenere le vittime.
L’inchiesta in corso potrebbe far emergere ulteriori dettagli e responsabilità, mentre la comunità locale resta in attesa di sviluppi su uno dei capitoli più delicati della storia recente della Chiesa altoatesina.