Home Cronaca Valanghe a Solda e Avelengo: identificati e denunciati i responsabili

Valanghe a Solda e Avelengo: identificati e denunciati i responsabili

by Massimiliano Maglione

ALTO ADIGE – Due valanghe, due scenari diversi, un solo comune denominatore: la grave imprudenza degli sciatori coinvolti. Lo scorso 29 gennaio, due distinti episodi hanno messo a rischio la sicurezza nei comprensori sciistici di Solda all’Ortles e Merano 2000, fortunatamente senza conseguenze tragiche. A seguito di accurate indagini, i Carabinieri di Prato allo Stelvio hanno identificato e denunciato i responsabili per il reato di provocata valanga.

Solda: la valanga social

A Solda, due giovani sciatori freerider, originari del Trentino e poco più che ventenni, hanno sciato fuoripista su un pendio ricoperto di neve fresca, causando il distacco di una valanga con un fronte di circa 400 metri. Il loro obiettivo? Riprendere l’impresa con le videocamere per poi condividerla sui social, alla ricerca di followers e visualizzazioni.

L’enorme massa di neve ha attraversato una pista e si è fermata contro la stazione della seggiovia “Des Alpes”, frequentata in quel momento da numerosi sciatori. Solo un caso fortuito ha evitato una tragedia.

Subito dopo l’evento, i Carabinieri sciatori in servizio sulle piste hanno raccolto testimonianze chiave, che hanno portato all’identificazione di uno dei due responsabili. Il secondo, sapendo di essere ormai individuato, si è costituito.

Avelengo: sci alpinisti travolti

Sempre il 29 gennaio, alle 11:30, un’altra valanga si è staccata sul Picco Ivigna, all’interno del comprensorio Merano 2000. Questa volta a esserne coinvolti sono stati due sci alpinisti altoatesini, entrambi pensionati, rimasti travolti dalla neve durante una risalita fuori pista.

I Carabinieri in servizio sulle piste, insieme al soccorso alpino e all’elicottero Pelikan, sono intervenuti tempestivamente. Uno dei due sci alpinisti è riuscito a liberarsi da solo, mentre il secondo è stato estratto dai soccorritori e trasportato all’ospedale di Bolzano per accertamenti.

Le indagini hanno evidenziato una grave negligenza:

   •   i due non erano dotati di ARTVA, l’apparecchio obbligatorio per la pratica dello sci alpinismo in condizioni di rischio;

   •   hanno ignorato i divieti segnalati ai bordi delle piste;

   •   il bollettino nivometeorologico indicava un livello di pericolo 4 su 5, ma nonostante ciò hanno proseguito la risalita.

Anche per loro è scattata la denuncia per provocata valanga.

Un monito per il futuro

“Questi episodi devono servire da lezione: la montagna va rispettata e la sicurezza viene prima di tutto. Ignorare i segnali di pericolo può trasformare una giornata sugli sci in una tragedia” – sottolineano i Carabinieri.

Un monito chiaro per chi, in nome di una bravata o di un video virale, rischia non solo la propria vita, ma anche quella di chi si trova sulle piste.

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