Si è svolta questa mattina la prima seduta della Commissione d’inchiesta sul caso Signa-Hager, istituita per approfondire le indagini sul gruppo Signa e su Heinz-Peter Hager, con particolare attenzione all’influenza dei privati sulle decisioni politiche e alle donazioni alla Südtiroler Volkspartei (SVP). Durante la riunione costitutiva, Andreas Colli (Wir Bürger) è stato eletto presidente della commissione, affiancato da Harald Stauder (SVP) come vicepresidente e Brigitte Foppa (Grüne Fraktion) come segretaria.
I componenti della commissione
La commissione è composta da 14 consiglieri provinciali, uno per ciascun gruppo consiliare:
• Christian Bianchi (Uniti per l’Alto Adige – Lega Alto Adige Südtirol)
• Andreas Colli (Wir Bürger – Noi Cittadini – Nëus Zitadins)
• Brigitte Foppa (Grüne Fraktion – Gruppo Verde – Grupa Vërda)
• Angelo Gennaccaro (La Civica)
• Renate Holzeisen (VITA)
• Sven Knoll (SÜD-TIROLER FREIHEIT)
• Paul Köllensperger (Team K)
• Andreas Leiter Reber (Freie Fraktion)
• Ulli Mair (Die Freiheitlichen)
• Sandro Repetto (Partito Democratico – PD – Demokratische Partei)
• Anna Scarafoni (Fratelli d’Italia)
• Harald Stauder (SVP)
• Thomas Widmann (Für Südtirol mit Widmann “FSW”)
• Jürgen Wirth Anderlan (JWA Wirth Anderlan)
L’obiettivo della commissione
Istituita su richiesta di diversi consiglieri provinciali lo scorso 13 dicembre, la commissione avrà il compito di indagare su:
• Le connessioni tra il gruppo Signa, guidato da Heinz-Peter Hager, e le decisioni amministrative.
• L’influenza esercitata dai privati e dall’imprenditoria sulle politiche provinciali.
• Le donazioni ricevute dalla SVP, il principale partito di maggioranza.
Le dichiarazioni del presidente Colli
Nel suo primo intervento, il neo presidente Colli ha sottolineato l’importanza della commissione come strumento per fare luce su eventuali legami tra economia e amministrazione. “Non sarò al servizio né della maggioranza né dell’opposizione, ma della verità”, ha dichiarato, precisando che l’organismo non è un tribunale e che le persone audite non devono essere considerate testimoni.
Prossima riunione il 6 marzo
La commissione tornerà a riunirsi il prossimo 6 marzo per avviare formalmente i lavori e stabilire le modalità operative per raggiungere gli obiettivi prefissati.
Un’indagine delicata e complessa che promette di mettere sotto la lente di ingrandimento dinamiche che intrecciano politica, imprenditoria e trasparenza amministrativa.