L’annuncio del Comune di Bolzano: il progetto per la creazione di una Casa delle Donne sta procedendo, ma la comunità locale continua a chiedere maggiore trasparenza e concretezza. “Non vogliamo promesse vuote”, dicono i manifestanti.
Bolzano – Dopo mesi di attesa, il Comune di Bolzano ha comunicato l’apertura del bando per la realizzazione di 20 nuovi posti letto nella futura Casa delle Donne, un rifugio dedicato a donne che hanno subito violenza e sono in fuga da situazioni di pericolo. Tuttavia, nonostante l’apparente progresso, i cittadini e le associazioni continuano a esprimere dubbi e preoccupazioni.
La manifestazione che ha attraversato le strade di Bolzano sabato scorso ha visto una forte partecipazione, con cartelli riportanti i nomi di vittime di femminicidio in Alto Adige. Tra le richieste principali della marcia, c’era la realizzazione di strutture adeguate, sicure e soprattutto operative nel più breve tempo possibile. “Non è sufficiente l’annuncio di un bando”, ha dichiarato uno degli organizzatori. “Vogliamo vedere i fatti”.
Collocazione e gestione: i punti critici
Secondo l’assessore comunale Juri Andriollo, la scelta del luogo per la nuova Casa delle Donne, inizialmente prevista in via della Visitazione, potrebbe slittare verso altri quartieri della città. Questo cambiamento ha sollevato ulteriori interrogativi tra i cittadini: “Cosa significa questo spostamento? Stiamo parlando di una decisione già presa o di un’ipotesi?”, ha chiesto una residente.
“Il problema non è solo la realizzazione della struttura, ma la sua gestione nel tempo”, ha aggiunto Andriollo. “Il nostro obiettivo è garantire un servizio efficiente, che includa anche il supporto ai figli e ai familiari delle donne in difficoltà”. Tuttavia, per molti partecipanti alla marcia, queste parole rimangono ancora troppo vaghe: “Vogliamo risposte concrete, non solo promesse”.