E’ stato un successo l’evento Autismus New Horizon che si è tenuto nella serata del 26 marzo all’interno della Josefsaal del Kolping di Bolzano. In una sala gremita di persone la tavola rotonda si è svolta coinvolgendo un pubblico principalmente composto da genitori, insegnanti ed operatori dei servizi.
Durante la serata, che è stata trasmessa anche in diretta in streaming (alla quale hanno partecipato oltre 70 persone), si è discusso di quali azioni siano ancora necessarie per assicurare un futuro inclusivo per le persone con autismo a medio basso funzionamento.
In una prima fase di inquadramento scientifico hanno parlato il Prof. Dario Ianes, Psicologo dell’educazione, co-fondatore del Centro Studi Erickson, Professore emerito di Pedagogia e Didattica Speciale alla Libera Università di Bolzano, e la Primaria del servizio Aziendale di Psichiatria e Psicoterapia dell’età evolutiva e Referente Aziendale per l’Autismo dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige, Donatella Arcangeli.
Un approfondimento è stato fornito anche da Giuseppe Moscato, ricercatore dell’Istituto Nazionale Documentazione Innovazione Ricerca Educativa INDIRE e membro del gruppo di lavoro sulle architetture scolastiche inclusive e la moderazione è stata condotta da Enrico Casagrande, pedagogista esperto di didattica speciale, processi identitari e inclusione sociale e da Alessandra Galletti, organizzatrice del convegno, architetto esperta in progettazione di spazi inclusivi e madre di una ragazza con autismo.
Partendo dalle prospettive offerte dalla nuova normativa sulla disabilità (Legge Delega n. 227 del 22.12.2021) che introduce il “Progetto di vita” come strumento verso una vita adulta inclusiva, ci si è interrogati poi su quali azioni siano necessarie per fornire ai ragazzi con autismo (anche a medio basso funzionamento) un futuro che possa comprendere un lavoro vero, relazioni affettive e opportunità di abitazione autonoma (come la forma del cohousing solidale).
In Alto Adige il numero delle persone diagnosticate con autismo va oltre le 900 unità, come indicato dalla Dott.ssa Arcangeli, pertanto è urgente mettere in atto strategie per assicurare un percorso che, in linea con i Principi espressi dalla Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità, porti all’autonomia, allo sviluppo di reti di sostegni ed alla auto realizzazione.
Infine è stata proposta dai genitori una raccolta firme, per manifestare interesse verso i temi trattati e per richiedere alla Provincia di Bolzano di poter co progettare e realizzare questi servizi, ottenendo già oltre 400 firme (https://chng.it/JjxyLxqkRM).
“Chiediamo alla Provincia Autonoma di Bolzano l’applicazione dei principi della Legge Delega n. 227 del 22 dicembre 2021 al fine di garantire a mia figlia e a tutte le persone con autismo una vita adulta inclusiva ed il più possibile autonoma. Noi genitori siamo assolutamente intenzionati a costruire un futuro per i nostri figli e questa è la dimostrazione della necessità di azioni concrete e che ci stiamo muovendo nella direzione giusta“.
A. Galletti