Cuochi, addetti alla reception e portierato ma anche camerieri e lavoratori ai piani, tutti non regolari. E’ quando accertato dalla Guardia di Finanza a seguito di un controllo in una struttura alberghiera ai piedi dello Sciliar.
La presenza di lavoro ‘in nero’ nell’albergo, con ben 19 dipendenti tutti reclutati per la stagione invernale da un’agenzia intermediaria, avrebbe generato un’evasione che ammonterebbe a oltre 30.000 euro.
L’agenzia che ha permesso il reperimento non a norma dei collaboratori ha base operativa in Puglia e si è poi rivelata essere un’azienda di promozione turistica non iscritta all’Albo delle agenzie per il lavoro e completamente sconosciuta al fisco che pubblicizzava le opportunità lavorative anche attraverso i social network.
Ora l’imprenditore è destinatario di sanzioni amministrative che potranno arrivare fino a 220mila euro, fino a 12mila invece per l’associazione di promozione turistica.
L’intervento delle Fiamme Gialle è stato condotto in collaborazione con l’Ispettorato nazionale del lavoro.