“Oggi (7 agosto ndr) poco dopo le ore 13, superato il ponte giallo nei pressi dell’Eurac mi dirigevo, nel corso di una delle mie frequenti camminate lungo le passeggiate della città, verso ponte Roma. Poco dopo sono stato affiancato da un distinto signore in bicicletta, proveniente dalla direzione contraria alla mia, che mi informava che la persona che avrei incrociato tra qualche decina di metri aveva un coltello in mano“.
Queste le parole affidate ad un post pubblicato sul proprio profilo Facebook dal consigliere comunale bolzanino Claudio Della Ratta, che nelle righe successive descrive un episodio surreale ma nel contempo indicatore di un fenomeno diventato di attualità in quasi ogni città di’Italia: quello del degrado e della forte percezione di insicurezza sulla strada ma non solo.
Sebbene con una certa cautela Della Ratta sottolinei come l’allarmismo ad ogni costo non sia né opportuno né utile per affrontare un problema sociale come quello che tutti conosciamo, nel contempo esprime un pensiero semplice quanto non contestabile, ovvero come non sia “consueto né ‘normale’ che una persona cammini lungo le passeggiate con un coltello in bella vista“.
Continua il consigliere:
“Ho guardato lungo la ciclabile e, all’altezza del retro dello stadio Druso ho visto una persona di colore, a petto nudo con i jeans a mezza coscia ed i boxer in conseguente bella mostra, avanzare lentamente ed un po’ “stralunata”, con un coltello in mano. Obiettivamente si muoveva forse un po’ insicuro sulle gambe ma senza fare minaccioso e non agitava il coltello, semplicemente lo teneva in mano come si può tenere in mano un cellulare.
Abbiamo pensato di tornare verso l’Eurac e chiamare le forze dell’ordine. Non volevamo creare allarmismo ed abbiamo spiegato nel dettaglio la situazione. Ci hanno risposto di aver fatto bene a telefonare e che prontamente avrebbero inviato una pattuglia. Mentre telefonavamo questa persona è sparita alla nostra vista e quando l’operatore ci ha chiesto ove fosse diretta non abbiamo paradossalmente saputo rispondere.
Poco dopo lo abbiamo visto risalire dai cespugli del ruscello che affianca il fiume (forse era andato a “fare i propri bisogni”) e non aveva più il coltello in mano. Lo abbiamo osservato attraversare il ponte giallo in direzione piazza Verdi. Ci siamo tranquillizzati quando avendo incrociato delle persone le ha praticamente ignorate ed abbiamo quindi deciso di proseguire per la nostra strada. Speriamo le forze dell’ordine abbiano potuto rintracciarlo e perquisirlo.
Certamente il clima di tensione ed insicurezza di questo periodo alimenta questi nostri comportamenti di cautela o allarmismo, ma onestamente non è consueto né “normale” che una persona cammini lungo le passeggiate con un coltello in bella vista“.
