Home Economia La SVP respinge la mozione sull’accessibilità per le persone con disabilità

La SVP respinge la mozione sull’accessibilità per le persone con disabilità

by Massimiliano Maglione

Nel pieno del Disability Pride Month, il Consiglio provinciale boccia la proposta del Team K. Alex Ploner: «Meno parole, più fatti».

BOLZANO – Proprio mentre in tutto il mondo si celebra il Disability Pride Month, mese dedicato ai diritti, alla visibilità e alla piena inclusione delle persone con disabilità, la politica altoatesina invia un segnale tutt’altro che positivo. La maggioranza in Consiglio provinciale ha infatti respinto la mozione “Costruire senza barriere” presentata dal consigliere Alex Ploner (Team K), suscitando non poche perplessità e polemiche.

La proposta chiedeva un maggiore coinvolgimento dell’Ordine degli architetti per favorire la sensibilizzazione e la formazione in materia di accessibilità edilizia, oltre a promuovere l’introduzione obbligatoria di questi temi nei corsi universitari di architettura a livello nazionale. Un’iniziativa che, se approvata, avrebbe avuto un valore non solo pratico ma anche simbolico.

«In questi giorni si sottolinea spesso quanto siano importanti le istanze delle persone con disabilità – ha dichiarato Ploner, visibilmente contrariato – Già lo scorso anno una mia mozione era stata approvata, ma nella sua attuazione siamo ancora lontani dagli obiettivi. Con questa nuova proposta volevo spingere il dibattito anche a livello nazionale, tra chi studia e progetta il nostro ambiente costruito».

La mozione si proponeva infatti di agire su un nodo cruciale: la formazione di chi progetta gli spazi, affinché l’accessibilità diventi una componente essenziale dell’architettura e non un’aggiunta a posteriori. La risposta dell’assessora provinciale Rosmarie Pamer, tuttavia, è stata un secco no. Secondo Pamer, la Provincia dispone già di strumenti propri – come i “piani di adattamento” per rilevare e abbattere barriere architettoniche negli edifici pubblici – e non rientra tra le competenze della Giunta contattare o sollecitare l’Ordine nazionale degli architetti.

Una posizione che ha lasciato sgomenti molti osservatori e che, secondo Ploner, rappresenta un’occasione persa: «Meno belle parole, più misure concrete. La bocciatura della mozione non è solo un passo falso, ma una dichiarazione politica chiara – e purtroppo sbagliata. Per chi prende sul serio l’inclusione, le competenze non dovrebbero mai diventare una scusa».

Anche se formalmente legittima, la scelta della maggioranza manda un messaggio scoraggiante, proprio nel mese in cui le comunità di tutto il mondo ribadiscono l’urgenza di costruire società più giuste, accessibili e inclusive. Un segnale che va ben oltre le aule del Consiglio e che non sarà ascoltato solo dalle persone con disabilità, ma anche da chi chiede una politica più coraggiosa e lungimirante.

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