BRESSANONE – Una truffa maldestra, una fuga rocambolesca e un finale degno di una commedia: è quanto accaduto nel primo pomeriggio di ieri davanti alla caserma dei Carabinieri di Bressanone. Protagoniste due donne di origine romena, senza fissa dimora, che avevano messo in atto una tentata truffa fingendosi sordomute.
Verso le 14:40, un carabiniere ha notato dalla finestra dell’ufficio una giovane intenta ad avvicinare un passante in via Tratten, mostrando una cartellina con un modulo per una presunta raccolta fondi. Riconosciuto il raggiro, già visto in passato, il militare è subito intervenuto.
Una volta in strada, l’uomo ha scoperto che le truffatrici erano due: mentre una distraeva la vittima con gesti e modi affabili, l’altra tentava di fargli firmare e donare del denaro. Alla vista dell’uniforme, le due si sono date alla fuga. Una è stata immediatamente bloccata; l’altra ha reagito con una gomitata e si è lanciata in una fuga disperata, imboccando… proprio l’ingresso principale della caserma.
Convinta forse di trovare un’uscita sul retro, la donna ha attraversato l’edificio finendo dritta nel cortile recintato, dove è rimasta intrappolata. Raggiunta dai militari, ha consegnato spontaneamente del denaro, frutto – come ammesso da lei stessa – di una precedente truffa.
Condotte entrambe in caserma, le donne hanno smesso di “comunicare a gesti” e hanno iniziato a parlare normalmente, svelando l’inganno. La perquisizione ha portato al rinvenimento di cartelline con moduli già compilati per la falsa raccolta fondi, denaro contante e alcuni cosmetici rubati poco prima da una drogheria, nascosti nel reggiseno di una delle due.
Il passante, ancora scosso ma sollevato, ha sporto querela, ringraziando i Carabinieri per il tempestivo intervento.
«La prontezza e la lucidità del nostro militare hanno permesso di sventare una truffa in pieno centro e, grazie al lavoro di squadra, di portare alla luce anche altri reati – ha dichiarato il Maggiore Ottavio Tosoni, comandante della Compagnia di Bressanone –. Continueremo a vigilare con attenzione e fermezza su episodi del genere.»
Le due donne sono state denunciate per accattonaggio molesto, tentata truffa in concorso, resistenza a pubblico ufficiale e furto.
Ancora una volta, la truffa è finita… in caserma.