E’ bufera nel Cai in seguito alle polemiche scatenate nei giorni scorsi dal caso dello stop alle croci sulle vette montane italiane, con il conseguente intervento dei vertici del Club Alpino Italiano. Le presunte dichiarazioni rilasciate dal direttore editoriale Carlo Alberto Ferrari (personalmente smentite dallo stesso) hanno scatenato feroci reazioni nell’opinione pubblica e in parte dell’area politica di centrodestra.
Ma la questione non era evidentemente destinata a concludersi in modo pacifico. Dopo le scuse al ministro Santanché da parte del presidente Antonio Montani, che ha inteso chiarire la posizione ufficiale dell’associazione, la frattura interna non si è fatta attendere, con le dimissioni a poche ore di distanza di Ferrari e del curatore del portale online del Cai “Lo Scarpone”, Pietro Lacasella.
“Non abbiamo mai trattato l’argomento delle croci di vetta in alcuna sede, tantomeno prendendone una posizione ufficiale – così ufficialmente Montani – . Quanto pubblicato è frutto di dichiarazioni personali espresse dal direttore editoriale Marco Albino Ferrari durante la presentazione di un libro (…) Voglio scusarmi personalmente con il Ministro (Daniela Santanché ndr) per l’equivoco generato dagli articoli apparsi sulla stampa e voglio rassicurare che per ogni argomento di tale portata il nostro Ministero vigilante sarà sempre interpellato e coinvolto”.
Dal canto suo Ferrari ha affidato al social l’annuncio del suo ritiro dal ruolo sottolineando come l’enorme fraintendimento sulle sue dichiarazioni abbia di fatto generato un’inutile bagarre sulla questione delle croci in montagna.
“Nei giorni scorsi, il Presidente del Cai ha contribuito a alimentare l’equivoco: si è scusato con il Ministro Santanché per una colpa inesistente prendendo le distanze da una mia dichiarazione mai fatta. Peccato, non difendendo i suoi collaboratori e il suo Ente da infondate polemiche, ha perso l’occasione per dimostrare che il Cai ha la schiena dritta (…)
Per questo, per la serietà a cui non posso sottrarmi, ho dato le dimissioni da Direttore editoriale e Responsabile delle attività del Club Alpino Italiano. Quest’onda di polemica ha investito anche Pietro Lacasella Curatore de “Lo Scarpone” e Andrea Greci Direttore de “La Rivista del Cai”, che stanno valutando cosa fare“.
Le dimissioni di Lacasella, secondo quanto riportato dall’Ansa, avrebbero nel frattempo portato alla proclamazione di uno sciopero di protesta da parte dei collaboratori de «Lo Scarpone».
“Conseguentemente alla gestione che è stata fatta della vicenda “croci di vetta”, ho ritenuto opportuno presentare le dimissioni al Club Alpino Italiano a cui non mancherà la mia disponibilità in questa fase di transizione – sottolinea Lacasella – . I motivi che hanno portato a questa mia scelta sono del tutto coincidenti a quanto riportato da Marco Albino Ferrari nel suo ultimo post“.